«Piemontèis Ufissial!»: i l’oma passà le 10.000 signature
«Piemontèis Ufissial!»: tocà le 12.000 signature
«Piemontèis Ufissial!»: presentate in Consiglio Regionale le prime 12.000 firme: leggi l’articolo
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La lingua piemontese non è più riconosciuta né tutelata dalla Regione Piemonte!
Secondo quanto afferma la Convenzione Europea delle Lingue Regionali e Minoritarie e la Dichiarazione Universale sui Diritti Linguistici di Barcellona la lingua piemontese (riconosciuta dall’UNESCO e dal Consiglio d’Europa, patrimonio di oltre 3 milioni di persone nella sola Regione Piemonte, prima lingua d’Europa non ancora ufficiale) ha diritto ad essere riconosciuta e tutelata come le altre lingue d’Europa.
Invece i diritti linguistici dei Piemontesi, parte integrante dei Diritti umani, continuano ad essere violati.
- Nel 1999 la prima legge italiana a tutela delle lingua minoritarie (L. 482/99) l’ha esclusa senza alcuna motivazione scientifica; da undici anni il piemontese subisce quindi un’aperta discriminazione che le preclude ogni possibilità di sviluppo.
- La Regione Piemonte, nel 2009, ha abolito la propria legge 26/90, l’unica che dava tutela alla lingua piemontese, sostituendola con un testo sterile e inapplicabile che, oltretutto, impugnato dal Governo italiano, a maggio di quest’anno è stato definito illegittimo dalla Corte Costituzionale limitatamente a quanto fa riferimento alla lingua piemontese. Quindi, attualmente la lingua piemontese non è più riconosciuta nemmeno dalla Regione, e rientra nell’àmbito della semplice “cultura locale”.
- Quattro proposte legislative elaborate da Gioventura Piemontèisa e presentate in Senato (n. 1113/2008, prima firm. Sen. Mirella Giai), alla Camera (n. 3520/2010, primo firm. On. Gianni Vernetti), e in Regione (n. 8/2010 e n. 10/2010, prima firm. di entrambe Cons. Angela Motta) sono state nuovamente nascoste in un cassetto.
- Lo scorso 26 ottobre Gioventura Piemontèisa ha organizzato la «1a Manifestassion për ël Piemontèis ufissial» di fronte al Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere l’immediata discussione delle proposte depositate; un Ordine del Giorno presentato in quell’occasione, adottato in forma bipartisan e presentato il 17 novembre, a tutt’oggi – malgrado il can-can mediatico creatogli intorno – non è ancora neanche andato in discussione.
Gioventura Piemontèisa promuove una nuova petizione popolare perché vengano discusse queste proposte di legge
10.000 firme per la lingua piemontese
In attesa di organizzare i centri di raccolta, i cittadini che intendono sostenere questa iniziativa sottoscrivendo la petizione possono recarsi presso la Sede di Gioventura Piemontèisa (Via San Secondo 7bis, Torino) o informarsi in proposito presso gli incaricati locali telefonando ai numeri 011 7640228 – 339 2100604, scrivendo all’indirizzo e-mail: giovpiem@yahoo.it
SCARICA I MODULI E PARTECIPA ALLA PETIZIONE!
I moduli vanno stampati fronte/retro.
Una volta compilati vanno consegnati o spediti a:
Gioventura Piemontèisa
Via San Secondo 7 bis
10128 Torino