24 maggio 2012. Torino: Saggio del “Cors d’Art Dramàtica an lenga piemontèisa”

Home » 24 maggio 2012. Torino: Saggio del “Cors d’Art Dramàtica an lenga piemontèisa”

Saggio conclusivo del Corso di Recitazione in lingua piemontese / Cors d’Art Dramatica an lenga piemontèisa – diretto da Pier Giorgio Gili

Giovedì 24 maggio 2012, alle ore 17,00 presso la sede dell’Associazione “Gioventura Piemontèisa” (Via San Secondo 7 bis, Torino) si svolgerà il saggio conclusivo del “Corso di Recitazione in lingua piemontese / Cors d’Art Dramatica an lenga piemontèisa” (Anno 2011-2012) diretto da Pier Giorgio Gili, e organizzato dalla Compagnia Teatro Zeta.

Il Corso di questo anno accademico è stato incentrato sul tema del “Teatro comico e brillante dell’Ottocento piemontese”

Hanno collaborato in veste di insegnanti Rosanna Galleggiante (recitazione) e Roberto J.M. Novero (consulenza linguistico-filologica).

Vi partecipano gli allievi Anna Maria Bard, Agnese Bistocchi, Palma Della Rocca, Pietro Ghivarello, Sabina Guidetti, Franca Macciotta, Laura Mele, Nanni Ponzio, Sergio Zaccagnini.

Il saggio prevede la lettura in forma d’oratorio di alcune scene particolarmente significative tratte dalle opere “La gabia dël merlo” di Federico Garelli, (1827 – 1885), “Le grame lenghe” di Luigi Pietraqua (1832 – 1901), “La paja vzin al feu” di Giovanni Zoppis (1830 – 1870), “Na lession ëd piemontèis” di Eraldo Baretti (1846 – 1895).

Il teatro classico piemontese, quello che fa riferimento soprattutto al repertorio di Giovanni Toselli, presenta, nel suo svolgersi e a partire dal 1857, una varietà di generi (drammatico, comico, brillante con e senza musica, farsesco, satirico) e di tematiche o filoni (romantico, sociale, storico, patriottico, di ambientazione popolare urbana o rurale), che rispecchiano e riflettono, nei suoi vari aspetti, la società del tempo, tratteggiandone sfondi e contorni con approfondita intuizione critica. Si aggiunga poi, per quanto riguarda la struttura drammaturgica, che (secondo anche una prassi tipica di un certo teatro borghese dell’epoca) un’opera di ben definito genere poteva avvalersi di apporti appartenenti ad altri generi, al fine di rompere la monotonia o vivacizzare una determinata situazione predefinita: per questo, sia detto a mo’ di esempio, all’interno di vicende altamente drammatiche, è possibile trovare il momento comico, che ha la funzione di cui sopra, contribuendo in tal modo a conferire più spessore alla vicenda narrata.

_____________________________________________________________________________

Informazioni:

Compagnia Teatro Zeta, Via Bagetti 27 – 10138 Torino – Tel. 339/6789815 – info@teatrozeta.com

Gioventura Piemontèisa,  Via San Secondo 7 bis – 10128 Torino –  Tel. 011.7640228 – giovpiem@yahoo.it

CHI SIAMO

«Për fé fòra un pòpol, a s’ancamin-a co’l gaveje la memòria. As dëstruvo ij sò lìber, soa coltura, soa stòria... ».

SOCIAL
CONTAT

Piassa dl’Oratòri ‘d Don Bòsch 15030 Ël Sumian / Occimiano (AL) | e-mail: giovpiem@yahoo.it

.

Torna su