Si aboliscano le prefetture in Piemonte

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Contro la soppressione dei piccoli Comuni piemontesi una proposta di Gioventura Piemontèisa in piazza con i Sindaci 

Torino, piazza Castello, 22 agosto 2011: Esperienza Italia 150…

Più di un Comune su tre sotto i 1000 abitanti è in Piemonte (37%). Con l’attuazione del decreto presentato dal Governo sparirebbe la metà dei Comuni piemontesi (il 49,5%).

Secondo il Movimento Gioventura Piemontèisa è in atto un subdolo tentativo di intimidazione dei nostri amministratori comunali per fare in modo che, di fronte allo spauracchio di una soppressione imposta da Roma, decidano essi stessi l’eutanasia dei propri Municipi.

La minaccia di fare sparire metà dei Comuni del Piemonte è un attacco diretto alla nostra storia e alla nostra cultura, l’ennesimo tentativo di assimilare la nostra gente a modelli ad essa estranei per cancellare progressivamente la nostra identità di popolo e di comunità, come già avvenne nel fascismo furono soppressi quasi 300 Comuni piemontesi – dei quali più di 250 non vennero più ricostituiti.

Lo Stivale: i puntini rossi rappresentano i Comuni da accorpare. Guardate dove sono concentrati e dite un po’ se non è vero che si vuole colpire l’identità del Piemonte.

Gioventura Piemontèisa, presente stamattina in delegazione in piazza Castello, rimarcando come l’abolizione dei piccoli Comuni non porterebbe alcun contributo al risanamento dei conti pubblici, ha proposto ai Comuni piemontesi un’iniziativa concreta rivolta all’abolizione delle prefetture in Piemonte. Nell’àmbito del processo evolutivo verso un assetto federale dello Stato, le loro funzioni dovranno essere trasferite alla Regione (come già avviene in Valle d’Aosta), in nome della peculiarità storica, linguistica e culturale del Piemonte.

Le prefetture, comunque la si pensi, sono un organo nominato e non eletto democraticamente  e sono la longa manus del centralismo in Piemonte. La presenza delle prefetture mortifica l’autonomia della Comunità piemontese e va contro le ripetute proposte di decentramento e di federalismo.

Occorre ricordare che nel 2007 una proposta di legge elaborata da Gioventura Piemontèisa per il riconoscimento della lingua piemontese poté essere presentata perché fatta propria da oltre 200 Comuni, fra i quali parecchi sotto i 1000 abitanti.

Difendere l’autonomia dei piccoli Comuni piemontesi significa difendere la nostra storia, la nostra identità e le istanze democratiche di chi vive sul territorio.

Turin/Torino, 22 agosto 2011


 Il volantino distribuito da Gioventura Piemontèisa in piazza Castello per la soppressione delle prefetture in Piemonte

La manifestazione di Torino su La Repubblica, su La Stampa, su Il Secolo XIX; alcune foto su Quotidiano.net

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 Variazioni e soppressioni dalle guerre d’Italia ad oggi
 Comune di Villavernia

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Vedere anche AT News (due articoli, con documentazione fotografica), Targato CN, CasaleNewsAlessandria News (due articoli), Città FuturaTuono News di Alessandria, Ovada on line, Movimento Regionalista e il sito dell’on. Luigi Bobba.
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