Leynì, Leini, la ‘Ndragheta e ‘l piemontèis.

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Ricordate quando, grazie all’intervento del ministro “federalista” Maroni, Leynì dovette cambiare il proprio nome in Leini, adottando un decreto fascista del 1938? Ricordate quando la Giunta e il Consiglio della città piemontese ubbidirono senza fiatare agli ordini di Roma? Chi avesse dimenticato la gravissima prevaricazione del 2009 può rileggersi l’articolo di allora di Gioventura Piemontèisa https://www.gioventurapiemonteisa.net/2020/wp-content/uploads/2010/la_vergogna_di%20leyni.pdf.  Ebbene, il padre del sindaco dell’epoca, allora “Consigliere con delega a collaborare col sindaco” Nevio Coral (insomma, una questione di famiglia…), è stato raggiunto da un mandato d’arresto con la pesante accusa di appartenenza alla ‘ndrangheta e la sua azienda posta sotto sequestro. Da “Lo Spiffero” di oggi: “Nevio Coral è raggiunto da un mandato d’arresto con la pesante accusa di appartenenza alla ‘ndrangheta e la sua azienda posta sotto sequestro: il provvedimento restrittivo non è stato però materialmente eseguito perché attualmente si trova in Francia per lavoro. Al suo rientro lo attendono le manette e la traduzione in carcere. Tra le 142 persone arrestate dai carabinieri nell’operazione “Minotauro” contro la ’ndrangheta, che ha portato all’emissione di circa 150 ordinanze di custodia cautelare in carcere nelle province di Torino, Milano, Modena, Reggio Calabria, spicca il nome dell’ex sindaco per oltre dieci anni di Leinì, poltrona lasciata in eredità al figlio Ivano, ora capogruppo di maggioranza nella città dei Provana, nonché suocero di Caterina Ferrero, l’assessore regionale coinvolta nello scandalo della Sanità piemontese.
All’attività imprenditoriale come titolare, con i figli Claudio e Nevio, di un’azienda nel settore ecologico della depurazione e trattamento delle polveri, da “berluschino” di provincia Coral ha abbinato un’intensa attività politica: è stato primo cittadino democristiano di Leinì, con la fine della prima repubblica ha sposato le idee di Forza Italia e nel 1995 ha contribuito a fare eleggere in Regione la nuora, la giovanissima Caterina Ferrero che nel 2000 è diventata per la prima volta assessore della giunta Ghigo. Successivamente Coral si è allontanato da Forza Italia ed è entrato in Alleanza Nazionale. Poi un fugace amore per la Lega, tanto da indurre Stefano Allasia a proporlo per una candidatura al parlamento europeo, e infine il ritorno a casa, sotto le insegne del Popolo della libertà, dive fino all’ultimo ha sperato di correre per la fascia di sindaco di Volpiano.
I militari dell’Arma di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Torino su richiesta della direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica, nei confronti di più di cento affiliati all’organizzazione malavitosa calabrese, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione”.
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