Giovanna Fiscella è attrice dal forte temperamento drammatico (“la putenti Giovanna” l’aveva definita il poeta Ignazio Buttitta, che soggiungeva: “ca fa puisia chi vrazza, cu a vuci e cu l’occhi: io chi paroli”). Ha lavorato giovanissima in gruppi sperimentali, con il Teatro Stabile di Torino, con la Compagnia di Renzo Giovampietro e de Gli Associati, proseguendo nel contempo una sua personale ricerca nel campo della poesia e del teatro di poesia (con una particolare predilezione per quella, colta e popolare, d’origine siciliana) attraverso recital e spettacoli di successo, che contemplavano e includevano anche tematiche a sfondo sociale. Cofondatrice del Centro culturale Sala degli Intradossi e della Compagnia Teatro Zeta, ha ricoperto in quest’ultima ruoli di grande impegno, quasi sempre in veste di protagonista, in una quarantina di spettacoli, tra cui meritano di essere ricordati L’Azione scenica sul pensiero e la figura di don Lorenzo Milani, Una Favola Mai Raccontata, Pedrolino della Luna, Lei ha una gran bella testa…, Clowns, Clowns, Clowns…Proibito! di Pier Giorgio Gili; Frate mio, la veritade ensieme unite ragioniamo… (Laudi dei sec. XIII e XIV); Lu pani si chiama pani, Apriti, terra, e dammi sepoltura!, La protesta dei vinti sulla poesia di Ignazio Buttitta; Il Mistero del ricco Epulone di Anonimo del sec. XVI; La Favola del Figlio cambiato, Sgombero, All’Uscita di Luigi Pirandello; Come ad Elettra di Melo Freni, Matri (da autori vari del nostro Novecento), ecc. Ha esteso inoltre la sua attività, in diversi Istituti della Regione Piemonte, su mandato di Enti pubblici e privati, nel campo dell’insegnamento (Recitazione e Dizione), e nei vari settori dell’Animazione, in contesti sociali ‘difficili’: Case circondariali, Istituti per disabili, Scuole per l’Infanzia abbandonata, ecc. Nelle ultime due stagioni ha ripreso gli spettacoli inseriti nel progetto “Momenti di Sicilia” e in particolare Sgombero, più volte replicato, che costituisce un punto significativo della sua carriera di attrice, insieme a più recital che l’hanno vista a fianco di attori come Giorgio Albertazzi (Teatro Argentina di Roma) ed Enrico Maria Salerno. Quasi trentennale il suo sodalizio artistico con Pier Giorgio Gili, che l’ha diretta ancora, nella ultime tre stagioni, in Lebbra, spettacolo tratto dall’opera del poeta brasiliano Lina Villachà, e in Il marchio di Bianca Dorato e Requiem per un’assassina dello stesso Gili.
Ha collaborato nelle ultime stagioni alla realizzazione del progetto Donne del Nostro Risorgimento, raccontate da donne di oggi, per l’Associazione Il Centocinquantenario (Circolo dei Lettori, anni 2006, 2007, 2008), ripreso alcuni spettacoli e inciso un CD sulla poesia di Chicca Morone.
Ha in allestimento il recital Donne in disarmo (donne del nostro tempo raccontate da autori e autrici contemporanee) e lo spettacolo Amore e Tango di Pier Giorgio Gili.