La traduttrice, la professoressa Anna Boassone, non solo parla e scrive perfettamente la sua lingua-madre, ma la usa spontaneamente anche nei momenti più importanti della sua vita: in piemontese ha salutato e augurato ogni bene ai suoi figli nel giorno del matrimonio e in piemontese ha dato l’ultimo, accorato, saluto alla sua mamma. Da diversi anni è, inoltre, impegnata, con l’entusiamo e la passione che la contraddistinguono, nell’insegnamento del piemontese nelle scuole, sempre con il desiderio di tener viva la lingua radicata nella nostra identità e nelle nostre tradizioni.
La felice scelta di tradurre questo romanzo avvincente, che ruota intorno a un personaggio famoso, oltre ad offrirci una versione nuova, interessante ed efficace, senza nulla togliere alla suspence dell’originale, si inserisce perfettamente nei suoi obiettivi: se si potrà fruire di di vivaci iniziative come questa – che dimostra come il piemontese sia in grado di rendere in modo efficace qualsiasi testo – la nostra lingua non si spegnerà e si conquisterà il diritto di essere proiettata verso il futuro.
ISBN 978-88-89768-38-9
Euro 15,00