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Oggi siamo andati a visitare il Motovelodromo . E tengo a dirlo, noi non faremo lì nessun supermercato.
Edificio realizzato nel 1920 su progetto dell’architetto Vittorio Eugenio Ballatore di Rosana, uno dei protagonisti della gloriosa epoca del liberty torinese, ha sicuramente necessità di interventi manutentivi ma anche di un percorso di partecipazione della gestione ai cittadini e alle tante associazioni che ora lo stanno tenendo in vita.
Il motovelodromo fu presto utilizzato anche per altre discipline sportive come il calcio (fu giocata anche una partita ufficiale della Nazionale di calcio italiana contro la Cecoslovacchia il 17/01/1926, con risultato 3-1), l’atletica, ma addirittura importanti eventi lirici, come l’edizione della Carmen e dell’Aida del 1929.
Ripensare uno spazio non si fa certo nelle segrete stanze, la partecipazione diffusa, l’inserire diversi soggetti che ne completino la fruizione innesca idee e progetti che possono essere anche condotti anche step by step.
Personalmente non credo più nei grandi interventi che hanno spesso sortito tanti scontenti e nessun risultato o pessimi risultati (solo per capirci piazzale Valdo Fusi, o la biblioteca Bellini mai realizzata).
Viviana Ferrero, 19.10.2017
► Sviluppi (non fidiamoci troppo, la fonte è sempre La Busiarda)