Un’altra grande novità per lo studio della nostra lingua. «Le parlate del Canavese» di Livio Tonso

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Le Edizioni dell’Orso sono liete di annunciare la pubblicazione del volume:

Livio Tonso
Le parlate del Canavese

Ricostruzione storica, descrizione scientifica del piemontese e delle varietà canavesane, analisi linguistica, compendio &C

Presentazione di Tullio Telmon
Numero in collana: 55
Pagine: Vol. I: I-848; Vol. II: 849-1696  Formato: 14,5×23 cm
Due tomi indivisibili in cofanetto € 100,00 – ISBN: 978-88-6274-769-1

le parlate del canavese

Le circa 1700 pagine di quest’opera sono dedicate a una descrizione e a un’analisi approfondita e originale delle varietà dialettali del Canavese, comprese quelle francoprovenzali. Tutti i comuni, più alcune importanti frazioni, sono interessati da questo studio. Dodici parlate sono descritte più approfonditamente e, in ogni caso, sempre tenendo la varietà torinese in contrasto, per una sintesi più efficiente. Il torinese, o meglio la koinè piemontese, viene ugualmente descritta in modo scientifico, con particolare attenzione alla fonetica e alla prosodia del parlato, che in genere sono trascurate dalle grammatiche normative.
La trattazione dei dialetti locali, che rappresentano il tema principale e occupano la metà delle pagine, è preceduta da oltre duecento pagine di analisi storica del piemontese, a partire dall’indoeuropeo, passando per la lingua latina nel suo lungo sviluppo, le lingue celtiche locali, quelle germaniche dei dominatori e le altre lingue e dialetti che, in modo più o meno importante, concorsero a formare la nostra koinè. Una novità è costituita dalla teoria della Rotazione vocalica piemontese, dettagliatamente documentata.
Viene fornito un lessico plurimo essenziale e un’analisi di un centinaio di lemmi comuni nelle loro peculiarità canavesane. Altre duecento pagine sono dedicate a un’analisi linguistica e dialettologica del sistema canavesano nel suo complesso. Il fenomeno storico dello spostamento dell’accento (uno dei tratti distintivi del canavesano) viene analizzato approfonditamente. Trentasei carte dialettali sono dedicate agli aspetti della fonetica, morfologia e sintassi. Su di esse vengono avanzate ipotesi di natura linguistica storica e dialettologica. Il volume ha in appendice un glossario dei termini (per i non linguisti) che fa anche da indice analitico.

Livio Tonso (1947) è da sempre interessato alle lingue. Nel 1963 fonda con due coetanei un’associazione (The International Pen Friend Service) che si svilupperà e in 42 anni creerà cinque milioni di «amicizie di penna» poliglotte in tutto il mondo. Aderisce alla Fédération Internationale des Organisations de Correspondances et d’Echanges Scolaires (Parigi, fondata nel 1929) della quale in seguito diviene Segretario Generale. La posta elettronica mette in crisi la corrispondenza via lettera. Durante questo frangente il suo interesse passa dalle lingue straniere alle parlate della sua «piccola patria». Descrive dettagliatamente il suo dialetto nativo e infine decide di occuparsi di un ampio progetto riguardante lo studio approfondito delle parlate canavesane e, in termini storici, del piemontese.

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