Il fu giardino della Cittadella: oggi è un deserto di cemento

Home » Il fu giardino della Cittadella: oggi è un deserto di cemento

giardino_cittadella1Un bell’esempio di scempio premeditato della nostra città si trova a due passi da piazza Arbarello, nel grosso piazzale noto come i Giardini della Cittadella. Il che già sembra una sonora presa per il sedere: di verde, infatti, c’è ben poco; solo una vecchia alberata rimane ancora a ricordare che questi luoghi, un tempo, erano un piacevole punto di ritrovo dei torinesi.

Finalmente, nell’estate 2012, sono terminati i lavori per la realizzazione dei parcheggi interrati (lavori che, siamo in Italia, sono andati ovviamente per le lunghe). Risultato: la piazza è incredibilmente diventata più brutta di prima. Non ci voleva molto, a dire il vero, perché il destino si è accanito impietoso su quella che poteva essere una delle più affascinanti piazze di Torino: per ovviare al fabbisogno di parcheggi sono scomparsi, nel secolo scorso, i giardini che la decoravano; persa la sua aulicità, la piazza è diventata una landa riarsa dal sole, e Federico Sclopis, Angelo Brofferio, Ettore De Sonnaz e Giovan Battista Cassinis (i quattro personaggi raffiguarti nei loro bei monumenti) sono stati retrocessi al ruolo di umili parcheggiatori.

giardino_cittadella2Con la riqualificazione del 2012, il risultato è ancora, se possibile, peggiore: la landa desolata è diventata un vero deserto, poiché la parte superiore della piazza, quella sopra i box interrati, è stata trasformata in un enorme pianoro contenente il nulla. Alberi? Nemmeno a parlarne: bastano e avanzano quelli che decorano i bordi del parcheggio, ultimi superstiti dei grandi platani piantati a metà Ottocento per compensare i residenti della distruzione dei giardini della Cittadella.

E sì, perché fino alle prime decadi del XIX Secolo in questo luogo c’era un bel viale alberato, celebre con il nome di “Passeggio della Cittadella”. Voluto da Vittorio Amedeo II per decorare la nuova parte della città, eretta dopo la battaglia del 1706 (porzione di città grossomodo compresa tra piazza Arbarello, via della Consolata, via Giulio e l’ultimo tratto dell’allora Dora Grossa). La distruzione della Cittadella, a seguito dell’abbattimento delle vecchie mura, sventrò anche il viale. Il Comune, però, al posto del viale, donò ai cittadini un bel giardino: piazza Arbarello e i giardini della Cittadella, appunto.

giardino_cittadella3E oggi? A ricordo dei fasti gloriosi di questa piazza rimangono qualche albero e i quattro monumentali parcheggiatori. A voler cercare a tutti i costi qualcosa di positivo, noteremmo il “logo” del nuovo parcheggio interrato, che riproduce la pianta della fu Cittadella di Torino. Poi, traffico, smog e una piazza tutta nuova che andrebbe rifatta da capo.

Chissà cosa ne penserebbe Edmondo De Amicis: proprio sulla piazza, in quello che è il palazzo dell’Università di Economia e Commercio, c’era la sezione femminile della scuola Baretti, descritta nel libro Cuore…

(NoiAmiamoTurin, 25.10.2013)

CHI SIAMO

«Për fé fòra un pòpol, a s’ancamin-a co’l gaveje la memòria. As dëstruvo ij sò lìber, soa coltura, soa stòria... ».

SOCIAL
CONTAT

Piassa dl’Oratòri ‘d Don Bòsch 15030 Ël Sumian / Occimiano (AL) | e-mail: giovpiem@yahoo.it

.

Torna su