Decima Rassegna Teatrale “Tucc a Teatro” – Edizione 2012/2013
Compie dieci anni quest’anno la Rassegna Teatrale in lingua piemontese “Tucc a Teatro” a Monastero Bormida.
Ne siamo lieti e, a dire la verità, anche soddisfatti e orgogliosi, siamo proprio felici di essere riusciti per così tanti anni a proporre questa manifestazione che ha sempre avuto un buon successo di pubblico e per cui tante compagnie ci chiamano per poterne far parte. A proposito di questo ci scusiamo con tutte quelle che avremmo voluto invitare, ma che per motivi di tempo e spazio (gli spettacoli sono sempre al massimo otto, anche per non interferire con le manifestazioni degli altri paesi della Valle, o con altre rassegne teatrali proposte nella stagione invernale dai teatri delle città vicine) abbiamo dovuto rimandare alla prossima stagione.
Vogliamo prima di tutto ringraziare i produttori, le Pro Loco, le varie Associazioni, i ristoratori che, credendo in questa forma di promozione, ci hanno supportato nel creare dei Dopoteatro veramente unici e graditissimi dal pubblico.
Un grande grazie va al Comune di Monatero Bormida e all’Amministrazione che ci permettono di utilizzare la bella ed accogliente struttura del teatro.
Ed infine, ma non per ultimo, desideriamo ringraziare proprio tantissimo il nostro pubblico, sia gli affezionati che fanno sempre l’abbonamento a tutti gli spettacoli, sia chi ci ha seguiti a tutte le serate proposte, anche quando il tempo non era proprio dei più favorevoli e magari anche dandoci consigli preziosi, sia a chi ha deciso anche solo una volta, magari per curiosità, di venirci a trovare nel teatro di Monastero Bormida.
Ed eccovi le proposte per questa nuova Rassegna che porta il numero dieci
Si comincia sabato 20 ottobre con la Compagnia La Compagnia del Nostro Teatro di Sinio che presenta “Marìjte e peu … grigna” due atti di Oscar Barile liberamente ispirati a tre atti unici di Nino Costa, Meilhac & Halévy e Achille Campanile con: Le doe ciòche – ‘T hai mach da ronfé – 150… ruse për gnente
Trama: Un intero spettacolo dedicato alle gioie del matrimonio, un collage teatrale che guarda con ironia e con un sorriso a tre coppie che vivono da tempo (troppo?!?) sotto lo stesso tetto senza aver mai sospettato che il lento adagiarsi nel tran tran quotidiano, poco per volta, spegne anche il più grande amore sotto la cenere della noia, alla quale si cerca di sfuggire con squallidi sotterfugi, con improbabili trovate o con liti furibonde , anche quando basterebbero un pizzico di fantasia e un po’ di buon senso per ritrovare ciò che si crede ormai perduto. La vita di coppia è uno degli argomenti preferiti dagli autori teatrali perché da sempre ha offerto agganci e situazioni con cui poter scherzare, giocare e divertire: Oscar Barile rende, in questo spettacolo, un omaggio alla “pochade” francese e a due grandi maestri come Nino Costa e Achille Campanile, ispirandosi a tre atti unici che hanno come protagonisti altrettante coppie al limite dell’esaurimento. Il tutto visto con l’occhio di un mondo che ha perso il dono di meravigliarsi, di stupirsi ed anche (perché no?) di scandalizzarsi, che crede di poter esorcizzare le proprie manie, i propri tic e le proprie paure con un atteggiamento disincantato e superiore, l’atteggiamento di chi ha già capito tutto, di chi sa sempre trovare il rimedio a tutto, prima ancora che la storia abbia inizio… ma anche le vecchie storie, a volte, hanno qualcosa da insegnare, prima che, inesorabilmente, cali il sipario
Dopoteatro con: le robiole di Roccaverano dop dell’azienda Agricola Buttiero e Dotta di Roccaverano; le marmellate e le mostarde di “Mamma Lalla” di San Giorgio Scarampi; il miele dell’azienda agricola Maria Paola Ceretti di Monastero Bormida; i salumi della macelleria- alimentari “Da Giorgio” di Bubbio; i vini delle aziende vitivinicole Paolo Marengo di Castel Rocchero e Monteleone di Monastero Bormida; gli attori saranno serviti dall’Agriturismo Bodrito di Vesime.
Sabato 10 novembre la Compagnia “Ël Fornel – Giovanni Clerico” di Racconigi presenta “Ël ritrat” commedia in tre atti di Gian Piero Ambrassa, regia di Gianni Cravero
Trama: La tranquilla vita dei fratelli Verrone, fratello e sorella, è sconvolta dalla notizia dell’improvvisa morte dell’altro fratello Giacomo, emigrato venti anni prima negli Stati Uniti d’America. Tra eredità milionaria, presenze inquietanti e l’arrivo inatteso di due nipoti dagli Stati Uniti, in una girandola di colpi di scena, si dipana “Ël Ritrat”.
Dopoteatro con: i salumi della macelleria “Da Carla” di Bistagno; le robiole di Roccaverano dop dell’azienda agricola Blengio Giuliano di Monastero Bormida; il miele dell’azienda agrituristica Zabaldano di Cessole; i vini delle aziende vitivinicole Cascina Piancanelli di Loazzolo e Vico Maurizio di Montabone; sarà presente la Pro Loco di Montabone che proporrà le fantastiche torte di nocciola.
Sabato 1 dicembre Omaggio a Govi con la Compagnia Teatrale Genovese Mario Cappello che presenta “Gildo Peragallo, Ingegnere” di Emerigo Valentinetti, regia di Pierluigi De Fraia
Trama: Per Gildo, inventare non significa solo costruire scarpe calde per l’inverno e fresche per l’estate, o nuovissime macchine da scrivere anticipatrici dei computer. Per Gildo inventare significa anche diventare zio del proprio figlio, vedovo della propria moglie, felicemente vivente…insomma inventare è vita, vivere due vite, anzi meglio, tre. Un personaggio originale, forse costretto dalla vita a funambolismi di ogni genere, compresa la corte alla padrona della pensione per ottenere un trattamento privilegiato, eliminando gli altri pretendenti. Ma alla fine, si sa, tutto è bene quel che finisce bene.
Dopoteatro con: la polenta fatta con la farina di mais otto file dell’azienda agricola Muratore Gian Franco di Bubbio; i dolci della pasticceria Cresta di Bubbio; il miele, le mostarde e le composte dell’azienda “la Virginia” di Barbara Chiriotti di Cassinasco; le robiole di Roccaverano dop dell’azienda agricola “La Masca” di Roccaverano; i vini dell’azienda vitivinicola Sessanea di Monastero Bormida; sarà presente il Gruppo femminile dei Volontari della Croce Rossa Val Bormida Astigiana; gli attori saranno serviti dai ristoranti “Castello di Bubbio” e “La Sosta” di Montabone.
Sabato 15 dicembre Gran Concerto di Natale del Coro ANA Vallebelbo. La serata è ad ingresso libero.
Il Coro ANA Vallebelbo è il Coro ufficiale della Sezione Alpini di Asti. Nato nel 1976 è da sempre diretto dal Maestro Sergio Ivaldi e conta 36 elementi. L’esperienza, la passione e la bravura del maestro assemblate con le belle voci dei simpatici ed instancabili coristi fanno di questo coro un gruppo affiatato e piacevole. Quale modo migliore per augurarci Buone Feste se non quello di ascoltare questa armonia di voci nel Concerto di Natale. Sarà una serata piena di emozioni e sorprese.
Dopoteatro con: le robiole di Roccaverano dop dell’azienda agricola Marconi di Monastero Bormida; i salumi della macelleria “da Carla” di Vesime; i vini, le mostarde e le composte dell’azienda agricola Gallo di Montabone; sarà presente il Gruppo Alpini di Monastero Bormida.
Ripartiremo nel nuovo anno sabato 12 gennaio 2013 con Il Laboratorio Teatrale III Millennio di Cengio che presenta “Il matrimonio perfetto” di Robin Hawdon – Traduzione di Mariella Minnozzi – regia di Carlo Deprati. Lo spettacolo è in lingua italiana.
Trama: Si presume che uno sposo, la mattina delle nozze, non veda l’ora di coronare il suo sogno d’amore. Cosa succede però se si sveglia nella suite riservata per la luna di miele e si ritrova accanto una ragazza di cui non ricorda neppure il nome? Ecco il sorprendente inizio di questa frizzante commedia. Bill, lo sposo, cerca di salvare apparenze e matrimonio, nascondendo la verità a Rachel, la sposa, e inguaiando sia il suo migliore amico Tom che l’ignara cameriera. In un turbinio di equivoci, porte che si aprono e si chiudono, trapunte che scompaiono, bernoccoli in testa e coltelli da cucina, “Il matrimonio perfetto” regala al pubblico grandi risate ma anche spunti di riflessione. E se “il matrimonio perfetto” in realtà non esistesse?
Dopoteatro con: le marmellate e le mostarde di “Mamma Lalla” di San Giorgio Scarampi; i formaggi tipici Perrone di Asti; le pizze e le focacce del Caldo Forno di Francone di Monastero Bormida; i vini dell’azienda vitivinicola Fratelli Bosco di Sessame; sarà presente la Pro Loco di Rocchetta Palafea che presenterà le prelibate crostate; gli attori saranno serviti dall’Agriturismo Case Romane di Loazzolo.
Sabato 26 gennaio l’Associazione Culturale Fuori dal Coro di Fossano presenta due momenti di spettacolo veramente speciali: “C’era una volta la vijà” e “Come in un silenzioso slow”, due racconti soprattutto musicali dove un narratore ci condurrà a rivivere un periodo storico molto importante. Testi: Maria Teresa Milano Arrangiamenti: Roberto Beccaria
Trama: C’era una volta la vijà è ambientato in un paesino della provincia di Cuneo, negli anni ’30, nel difficile passaggio tra le due guerre. Maria, giovane donna, decide di accettare la proposta di Battista e in pochi giorni il paese al gran completo è al corrente delle future nozze. Il sabato sera, nella stalla, le donne e i bambini si riuniscono per la vijà, mentre gli uomini sono in trattoria a bere e giocare alle carte. Tutte si danno un gran daffare per preparare il fardel (il corredo) di Maria. Le donne ricamano tele e intessono storie: amori infelici, tradimenti, racconti sui preti e sulle masche. Come in un silenzioso slow racconta le restrizioni e le ingerenze del progetto educativo fascista, la funzione della propaganda, le leggi razziali e la segregazione e infine la liberazione. Nel recital si ascoltano le composizioni di appoggio al regime e quelle di satira più o meno velata, quale protesta e dileggio al potere in auge, ma anche i brani che raccontano della società e dei suoi sogni. La vera protagonista è la radio, il filo della memoria di anni ormai lontani, gli anni dell’amata EIAR, quando con mille lire al mese si era certi di “trovare, senza esagerare, tutta la felicità”.
Dopoteatro con: i salumi dei Fratelli Merlo di Monastero Bormida; le confetture, le mostarde e le composte dell’azienda Ca’d Baldo di Torelli Mariangela di Canelli; i formaggi dell’azienda Casa Grossa di Mombaldone; i vini di Borgo Maragliano di Galliano Carlo di Loazzolo; sarà presente la Pro Loco di Monastero che preparerà la famosa puccia; gli attori saranno serviti dal Ristorante Pizzeria da Frankino di Loazzolo.
Sabato 9 febbraio la Compagnia Filodrammatica Sancarlese di San Carlo Canavese presenta la commedia “’Ël Sìndich ëd Val Somara”, tre atti di Brando e Serlenga tratta da un’operetta in due tempi di Tancredi Milone, adattamento e regia di Massimo Canova e Sergio Coriasso.
Trama: La Compagnia Filodrammatica Sancarlese propone una vicenda che ha radici lontane, ai primi del novecento, allorquando Tancredi Milone la elaborò in veste di operetta con musiche del maestro Cesare Casiraghi. Milone, Cavaliere della Corona d’Italia per meriti artistici, era nato a Venaria Reale nel 1831. Fu attore, capocomico e commediografo. Morì nel 1908, lasciando copiosa produzione di testi teatrali. “’Ël Sìndich ëd Val Somara” è arguta metafora del sogno delle Americhe… Il viaggio dei migranti che iniziava in Piemonte e, spesso, affondava ancor prima di raggiungere le agognate spiagge degli Stati Uniti o dell’Argentina. Nella brillante commedia ciascuno tenta, a modo suo, di profittare del pietoso naufragio di un bastimento ma non sempre le apparenze sono specchio fedele della realtà e i fantasmi, prima o poi, si dovranno rivelare! La Filodrammatica Sancarlese ne offre oggi una trama adattata ove si intrecciano i canoni comici del teatro piemontese e le frivole leggerezze del vaudeville di cifra francese.
Dopoteatro con: i dolci della Pasticceria “La Dolce Langa” di Vesime; i formaggi dell’azienda agricola “Ca Bianca” di Loazzolo; i vini delle aziende vitivinicole Gamba Lorenzo Angelo di Sessame e Vittorio Marrone di San Giorgio Scarampi; sarà presente la Pro Loco di Cessole che preparerà le fumanti frittelle salate; gli attori saranno serviti dal Ristorante Madonna della Neve di Cessole.
Sabato 23 febbraio la compagnia Ij Camolà di Giaveno presenta “Amore vuol dir gelosia …” commedia comica in tre atti di Marco Voerzio, Diego Mariuzzo e Stefano Trombin – regia di Marco Voerzio.
Trama: Madamin Clotilde sospetta che il marito, l’avvocato Filiberto Giambone titolare di una stimata compagnia di assicurazioni, la tradisca. Consigliata dalla sua amica Margherita, moglie di un focoso allevatore di tori di Pamplona, fa giungere al marito, fingendo di essere un’innamorata sconosciuta, l’invito ad un appuntamento d’amore in un noto albergo di dubbia fama.
Dopoteatro con: le mostarde, le composte, i vini del Bio Agriturismo tenuta Antica di Cessole; i salumi della Bottega dei Sapori di Loazzolo; il miele e i vini dell’azienda agricola biologica Tè Rosse di Montechiaro d’Acqui; i vini dell’azienda vitivinicola Gardi-n di Loazzolo; sarà presente la Pro Loco di Bubbio che preparerà la tradizionale polenta; gli attori saranno serviti dall’agriturismo San Desiderio di Monastero Bormida.
E per finire quest’importante rassegna ci ritroveremo ancora una serata e precisamente venerdì 1 marzo, sempre alle ore 21 per fare una Gran Festa per i 10 anni trascorsi. Saranno invitate le compagnie che in tutto questo tempo hanno recitato per noi, tutti i produttori, le Pro loco e i ristoratori che ci hanno aiutato a preparare il Dopoteatro, veramente unico nel suo genere. La serata incomincerà con il gruppo musicale “Calagiubella” che ci presenterà lo spettacolo “Ël mar da travërsé”.
Il Gruppo “Calagiubella” è nato negli anni ’90 per iniziativa di un gruppo di amici, quasi tutti senza nessuna precedente esperienza musicale, uniti da una comune passione per la musica popolare, soprattutto piemontese. L’organico strumentale comprende: fisarmonica, organetti diatonici, fiati, chitarra e percussioni varie realizzate da alcuni componenti del gruppo. Lo spettacolo de “Ël mar da travërsé” raccoglie canti, poesie, storie vere e aneddoti sul tema dell’ emigrazione piemontese nel mondo, con un taglio narrativo che riflette lo spirito dei “Calagiubella” che guardano con rispetto al passato senza dimenticare che dopotutto il canto e la musica popolare erano occasioni di sano divertimento. In questa occasione il gruppo viene integrato ed arricchito con la presenza del prof. Arturo Vercellino in veste di lettore e coordinatore dei vari momenti dello spettacolo.
Seguiranno momenti di intrattenimento a cura di alcune compagnie e sicuramente non mancheranno le sorprese, l’allegria e tanto buon divertimento.
Questa serata sarà completamente gratuita e vi aspettiamo a far festa con noi!
Ogni spettacolo avrà inizio alle ore 21,00.
Il costo del biglietto d’ingresso è di euro 9,00 ridotto a euro 7,00 per i ragazzi fino a quattordici anni, mentre sarà gratis per i bambini al di sotto dei sette anni. È in vendita l’ abbonamento a tutti gli spettacoli al costo complessivo di euro 55,00, ridotto a euro 45,00 per i ragazzi dai sette ai quattordici anni. I biglietti e gli abbonamenti ridotti devono essere accompagnati da un documento che ne attesti il diritto al momento del ritiro. Si potranno prenotare biglietti anche per una singola serata.
L’organizzazione si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata quelle variazioni di date, orari e/o spettacoli che si rendessero necessari per causa di forza maggiore e si impegna a darne tempestiva comunicazione agli abbonati e a tutti gli eventuali spettatori mediante manifesti sia all’interno del teatro, sia sparsi nei locali pubblici di tutto il territorio della Comunità Montana e paesi limitrofi.
Per potersi procurare l’abbonamento o singoli biglietti d’ingresso ci si può rivolgere alla sede operativa del nostro Circolo Culturale in via G. Penna, 1 a Loazzolo – tel e fax 014487185 oppure ai vari collaboratori:
Gigi Gallareto 3280410869 – Silvana Cresta 3384869019 – Mirella Giusio 01448259 – Clara Nervi 3400571747 – Gian Cesare Porta 0144392117 – Giulio Santi 01448260 – Silvana Testore 3336669909
Il Circolo Langa Astigiana assicura, ai sensi della legge 675/96, la riservatezza dei dati personali degli abbonati.
Con la speranza di aver preparato anche per questa edizione una Rassegna di vostro gradimento non ci resta che invitarvi “Tucc a Teatro”!
Silvana e il Circolo Langa Astigiana