Il Comune ha sempre mal sopportato con fastidio le tradizioni torinesi e, quindi, anche l’Associassion Piemontèisa. Il suo sostegno si è sempre limitato a quattro briciole per la festa patronale, spesso erogate in ritardo; da cui il debito (neanche poi così consistente). Invece, per le solite inutili baracconate degli “amici” il Comune spende tutte le volte da un milione in su.
Poi non lamentiamoci che ci portano via tutto (le ultime gnaulate sono state per il salone del libro e la mostra di Manet): la colpa non è di Milano, ma di questi enti pubblici stranieri e nemici di Torino e del Piemonte.
Ne parla oggi (unico) Cronaca Qui, articoli di Giorgio Cavallo e Andrea Monticone.
8.11.2016