Giandoja in mezzo a una strada | Giovedì Torino bombarderà la sua storia?

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giandoja-appendinoÈ il canto del cigno, l’ultimo atto di una storia durata oltre mezzo secolo. Giovedì, l’Associassion Piemontèisa di via Vanchiglia 6, storica “casa del Piemonte” e ospitale punto di ritrovo per tutti gli appassionati di tradizioni e di folklore subalpino, chiuderà i battenti.

Una chiusura amara, che sembra non lasciare scappatoie: ufficialmente, a strozzare la casa di Gianduja sono stati i debiti. Si tratta una cifra non troppo ingente, che un misterioso finanziatore aveva promesso di coprire senza poi concludere alcunché. Così, il tempo a disposizione si è ridotto, fino all’epilogo di giovedì.

Sui debiti va detto che la versione dei soci è diversa. «Abbiamo realizzato a nostre spese delle ristrutturazioni nella sede che non ci sono state riconosciute », specifica Andrea Flamini, da sempre presidente dell’Associassion.

La vicenda si trascina da anni con continui rinvii, ma ormai sembra giunta l’ora di calare il sipario: «L’Atc ci ha comunicato che giovedì dobbiamo sgomberare – spiega Flamini, che veste i panni di Gianduja da oltre 50 anni – ma qui noi conserviamo un immenso patrimonio di libri e di documentazioni sul Piemonte: che fine farà tutto questo materiale? Mandare via l’Associassion è autolesionismo».

Gianduja intende levare il suo grido di dolore fino al Comune: «La prima cittadina ci venga in aiuto – dice – Torino non può permettere che l’Associassion venga chiusa e che il materiale storico che essa contiene venga disperso ».

Non solo i libri. Flamini rimpiange di essere stato lasciato da solo: «Abbiamo portato a Torino due Europarede, le manifestazioni folk che si organizzano in tutta Europa. Abbiamo riscoperto e organizzato la festa di San Giovanni. Abbiamo da sempre portato il volto di Gianduja non solo in Piemonte, ma anche nel mondo, aprendo delle sedi in Sud America. È ingiusto e doloroso che l’Associassion chiuda».

Giorgio Cavallo su CronacaQui, 20.9.2016

L’Associassion Piemonteisa da domani è senza casa


ULTIMA ORA – L’agenzia Ansa il 21 Settembre comunica che il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus ha ottenuto da Marcello Mazzù, presidente dell’Atc, proprietaria della storica sede dell’Associassion Piemontèisa di via Vanchiglia a Torino, una proroga di trenta giorni dello sfratto.
Onore al merito a chi (per nulla “piemontese”) è intervenuto in maniera concreta, e vergogna a tutti gli altri bla-bla.
Ora i Piemontesi dovrebbero vigilare che l’Associassion Piemontèisa e il suo immenso archivio non facciano la fine del Circolo degli Artisti, diventando la passerella della politica.
L’appuntamento è per ora solo spostato di un mese, e noi ci organizzeremo affinché la storica associazione fondata da Andrea Flamini non venga snaturata né debba rinunciare anche a solo una parte del suo patrimonio, che è importante documentazione della storia di Torino e del Piemonte. Se costretti, anche con iniziative non politicamente corrette.

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«Për fé fòra un pòpol, a s’ancamin-a co’l gaveje la memòria. As dëstruvo ij sò lìber, soa coltura, soa stòria... ».

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