Noara. Un bando per tesi di laurea sulle parlate locali | Per il momento niente toponomastica bilingue… ma è in programma…

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Noara, 10.3.2016 – La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Da sx: Paolo Fratta, Elisabetta Silvestri, l’ass. Turchelli, Gianfranco Pavesi e Annarosa Borioli.

Dialetti in tesi, presentato il bando. L’iniziativa nasce dal Comune di Novara e dalle associazioni culturali impegnate nella valorizzazione delle parlate locali: verranno premiati la miglior tesi e il miglior progetto di tesi di laurea, scritti in lingua italiana e dedicati alle parlate del territorio, in particolare a quelle delle località comprese nelle regioni Piemonte e Lombardia e nel Canton Ticino: costituirà caratteristica preferenziale nella valutazione il fatto che almeno una parte non marginale della tesi riguardi una parlata delle province di Novara e Verbano Cusio Ossola. L’ambito culturale di pertinenza della tesi di laurea può interessare discipline letterarie, storiche, linguistiche, filologiche, scientifiche e avere anche pertinenza interdisciplinare.
Il bando è stato presentato nei giorni scorsi alla Biblioteca Negroni di Novara, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Paola Turchelli e dei rappresentanti della commissione sulle parlate locali […]: ne fanno parte l’assessore insieme a Gianfranco Pavesi, Paolo Fratta e Giorgio Ravizzotti. «L’iniziativa – ha detto Turchelli – nasce da un momento di discussione avvenuto all’interno della città sul ruolo del dialetto e delle parlata locali nell’ambito del nostro progetto culturale. Questo è il primo passo: crediamo che quanto proposto interpreti nel modo migliore l’attenzione alle parlate del nostro territorio. Da parte del Comune c’è un interesse ancora più ampio: lo dimostra la riapertura della Sezione Novarese grazie a un gruppo di volontari».
Gli elaborati che parteciperanno al bando saranno esaminati e valutati da una commissione che sarà appositamente costituita: deciderà la tesi di laurea e il progetto di tesi di laurea più meritevoli per l’assegnazione di un premio rispettivamente di 400 e 600 euro.
«La commissione – ha detto Mauro Ferrara, funzionario della Biblioteca Negroni dove, ha ricordato, uno scaffale è riservato alle pubblicazioni che riguardano questa materia – sarà costituita dai rappresentanti delle associazioni impegnate nella valorizzazione delle parlate locali. Pubblicheremo un avviso sul nostro sito affinché le realtà interessate esprimano un candidato». Una volta costituita la commissione saranno stabiliti i termini entro cui inviare le domande di partecipazione.
Per informazioni contattare Mauro Ferrara (tel. 0321 3702807 e ferrara.mauro@comune.novara.it).
Ma oltre al bando altre iniziative sono in cantiere. Le ha ricordate Gianfranco Pavesi: «Solo progetti forti permettono di andare verso i giovani per salvare un patrimonio importante. Così è anche per il recupero della memoria attraverso la toponomastica con l’utilizzo delle nuove tecnologie come il QR Code: un progetto già avviato e che si svilupperà nel lungo periodo».
Un’occasione questa per «trasformare Novara da città di frontiera a città di cerniera attraverso progetti scientifici importanti: la posizione che la città occupa favorisce questo ruolo. A Novara, realtà in cui non esiste una figura come quella di Belletti a Galliate, si può creare un momento di confronto tra studiosi. Le parlate locali sono lo specchio della nostra cultura e hanno importanza anche nella valorizzazione del patrimonio gastronomico». Per Paolo Fratta l’iniziativa relativa alle tesi di laurea è importante «perché dà dignità allo studio del dialetto e si occuperà di aspetti linguistici più che letterari. Contribuendo a segnalare che il dialetto è una lingua».

Eleonora Groppetti (Corriere di Novara, 21.3.2016)

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