Turin | Comune manesco: finisce in rissa la V Commissione che discute di un nuovo pericolo che incombe sulle Gallerie di Pietro Micca | La nostra identità storica in mano a dei tamarri

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La "Scala di Pietro Micca", il luogo del sacrificio dell'eroe piemontese.
La “Scala di Pietro Micca”, il luogo del sacrificio dell’eroe piemontese.

Stamattina, nella V Commissione del Comune di Torino, si è discusso della grave situazione delle Gallerie sotterranee della Cittadella gestite dal Museo Pietro Micca, messe in pericolo da nuove infiltrazioni d’acqua provenienti da edifici in superficie di proprietà militare.

In breve, è di nuovo emerso il totale disinteresse (per non dire il fastidio) del Comune di Torino verso la storia torinese e piemontese: non un assessore era presente e i tecnici comunali si sono limitati a menare il can per l’aia per quasi un’ora, in modo da comprimere gli interventi successivi dei rappresentanti del Museo e dell’associazione Pietro Micca a una decina di minuti, impedendo di fatto ogni discussione e proposta concreta.

Per nessuno è chiaro cosa è di proprietà comunale, cosa è di competenza militare e cosa spetta ai proprietari degli immobili sovrastanti, in questo caso l’agenzia delle Entrate, sotto i cui orrendi palazzoni si trova la Scala di Pietro Micca che, riscoperta dal generale Amoretti nel 1958, rappresenta l’attrattiva principale del Museo per la sua forte valenza eroica e identitaria e che, attualmente, non è raggiungibile e interrompe l’intero percorso di visita.

Il solito rimpallo all’italiana per non voler assumersi alcuna responsabilità mentre, a causa di queste infiltrazioni, Torino rischia di perdere per sempre un altro importantissimo pezzo della propria identità. Il presidente del Museo Pietro Micca, il generale Ponso, nell’impossibilità di intervenire per evitare danni maggiori, è giunto a minacciare le proprie dimissioni.

I rappresentanti del Comune sono arrivati a dire che il Sindaco non avrebbe tempo di contattare l’agenzia delle Entrate perché avrebbe cose più importanti a cui pensare, mentre non si troverebbero cinque-dieci mila Euro per la messa in sicurezza…

In tutta l’inutile, verbosa e confusa riunione nessuno ha minimamente affrontato il problema, che non è quello del reperimento delle risorse (per ciò che vuole, il Comune ha fin troppi soldi), né di chi sia la proprietà delle gallerie né altre amenità del genere, ma cosa intenda fare il Comune delle gallerie di Pietro Micca ─ quindi la scelta è ideale, culturale e politica. Significativa, quindi, l’assenza del Sindaco Fassino e degli assessori della Giunta.

La Commissione ha avuto, inoltre, una conclusione davvero vergognosa. Attaccandosi a futili pretesti i consiglieri Mimmo Carretta (PD) e l’appena arrivato Silvio Viale (PD) non sono stati in grado di controllarsi e hanno aggredito verbalmente, a riunione conclusa, alcuni esponenti del Comitato Pietro Micca presenti fra il pubblico. I consiglieri sarebbero senz’altro venuti alle mani se non fossero stati fermati dai colleghi più intelligenti e dai giornalisti presenti.

Figure a misura delle peggiori riunioni di condominio, incapaci, non solo nella sostanza, ma persino nella forma, di amministrare una città importante come Torino.

1.4.2016

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