«Torino (Turin), capitale del Piemonte, possiede molti ricordi e monumenti che sono nell’anima dei cittadini e che devono rimanere a ricordo e spiegazione delle radici e della nostra storia anche nell’anime dei nostri figli: I CITTADINI TORINESI DEL FUTURO.
Il Comune ha autorizzato e promosso la costruzione di un CENTRO COMMERCIALE proprio su quest’area. Quando tutti i centri commerciali in Torino e provincia soffrono di una mancanza di clienti e di una crisi economica il Comune di Torino con una scelta improvvida e legata solo al “FARE CASSA” consegna alla DISTRUZIONE una parte della nostra vita e delle nostre radici; lo stesso Papa Francesco dice che BISOGNA FARE UN PASSO INDIETRO e coltivare le nostre radici che non sono SOLO CONSUMISMO SFRENATO E TECONOLOGIA, con questa scelta tutto verrà distrutto in nome del dio denaro e delle casse comunali, senza che la popolazione ne sia stata messa al corrente o ne abbia benefici.
Chiediamo che i progetti e le autorizzazioni (nel caso siano già stati emessi) vengano immediatamente sospesi, che il MOTOVELODROMO venga vincolato e tutelato, che ne sia fatto un punto di incontro per gli appassionati, un polo per i ciclisti, un polo artigianale dove si riuniscano le eccellenze meccaniche e ciclistiche piemontesi e per finire TORINO si merita un MUSEO del CICLISMO. In alternativa o insieme, un polo sportivo e o centro di aggregazione per giovani ed anziani e famiglie.
In nessun caso un centro commerciale.
Chiedo quindi ai Cittadini Piemontesi di contrastare civilmente questa iniziativa».
(Paolo Garetto)
_________________________________________________________________
► Sviluppi (non fidiamoci troppo, la fonte è sempre La Busiarda)
► 19.10.2017 – Turin: il motovelodromo è salvo