► S U P E R A T I I 3.300 4.000 F I R M A T A R I
F I R M A T E L A P E T I Z I O N E
C O N T I N U I A M O A D I F F O N D E R E !
Com’era fin troppo prevedibile il Consiglio Comunale di Torino ieri pomeriggio ha compattamente respinto con la maggioranza PD – Moderati la proposta di sospensione dei lavori del cantiere di Corso Galileo Ferraris (presentata da Vittorio Bertola e firmata anche Chiara Appendino, Maurizio Trombotto, Michele Curto, Fabrizio Ricca, Roberto Carbonero e Piera Levi Montalcini).
Non è bastata la marche arrière della Soprintendenza. La maggioranza, anche se meno baldanzosa dopo la figuraccia che si è fatta, ha continuato a farsi scudo di questo ente e a usare come foglia di fico le sue presunte autorizzazioni (le cui copie, annunciate per giovedì scorso, nessuno ha ancora avuto il bene di vedere).
Per gli esponenti della maggioranza la priorità assoluta e intrascendibile è il parcheggio, “opera strategica e fondamentale”. Secondo il cons. Paolino, questo valorizzerebbe l’intero patrimonio artistico di Torino e la stessa Cittadella, che oggi rischia di restare marginale (sic!). Il parcheggio sarebbe fondamentale al punto che le uniche opere che potrebbero rimanere in piedi sono – lo dice l’assessore Lubatti – quelle la cui presenza fosse compatibile col progetto.
Per questa ragione la Soprintendenza è tirata in ballo come un mantra ogni dieci secondi, fingendo di dimenticare che, se questa fornisce un parere (indipendentemente dalla leggerezza con la quale ha dimostrato di agire), la decisione politica spetta al Comune, che ora sta facendo di tutto per non assumersi le proprie responsabilità.
Bertola ha fatto presente come i lavori siano iniziati alla cieca e ora si navighi a vista cercando, in extremis, di metterci una pezza per giustificare la sopravvivenza di un cantiere assurdo che sta distruggendo un’area dal valore storico e archeologico unici al mondo, una delle più rilevanti dell’intera città; nel sottosuolo infatti non vi si trova soltanto la Cittadella sotterranea, ma anche i resti della basilica paleocristiana di San Solutore e di insediamenti preromani.
Ricca, dopo avere ipotizzato come le presunte autorizzazioni potrebbero essere state rilasciate dall’ultimo soprintendente, recentemente cacciato, si è domandato come potevano sussistere gli elementi per iniziare gli scavi sull’area della Cittadella quando ancora oggi ci sono dubbi e riserve. Senza questi elementi non si deve toccare una sola pietra, per non compromettere un patrimonio inestimabile destinato anche alle generazioni future.
Molti dubbi sono emersi anche a proposito dell’operato della stessa Soprintendenza, che ha ampiamente dimostrato di avere agito in modo superficiale – per dirla in maniera diplomatica. La scorsa settimana in cinque giorni, di cui quattro di ponte, questo ente sarebbe riuscito miracolosamente a valutare i ritrovamenti e a dare il via libera alle demolizioni. Liardo ha ricordato come la nostra Soprintendenza è quella che si era addirittura dichiarata possibilista per la costruzione di un palazzo di otto piani proprio a fianco della Mole Antonelliana!
Ora la medesima Soprintendenza parla di “smontaggio” dei reperti (degli “eventuali elementi”, come li chiama l’assessore Lubatti) per potere consentire la costruzione del parcheggio. Come se il reticolo delle gallerie della Cittadella potesse essere ricomposto da un’altra parte. Questo interesse per l’integrità del parcheggio ci appare curioso: che voglia subito vincolarlo, come ha già fatto con quei “capolavori” di Palazzo Nuovo e del Palazzaccio di Piazza San Giovanni?
Oltre a nascondersi dietro presunti pareri tecnici, la maggioranza è riuscita a portare la discussione al livello di un indecoroso mercato quando ha tirato in ballo le cosiddette “compensazioni”. La pretesa è quella di permettere senza polemiche l’abbattimento delle opere sotterranee in cambio di una rampa di acceso al Pastiss, oggi raggiungibile attraverso un tombino e pertanto chiuso alle visite. Viale è arrivato addirittura a ipotizzare di chiedere al Museo Pietro Micca quali possano essere le sue “ambizioni”, per potere concordare un’area sulla quale “avrebbe l’interesse di allargarsi” in cambio della distruzione del resto! Non contento, l’ineffabile esponente del PD ha affermato, prima di misconoscere e disprezzare addirittura il ruolo e il lavoro del Museo Pietro Micca, che lo stesso parcheggio (vista la vicinanza – si badi: non è uno scherzo…) potrebbe costituire un accesso al Pastiss…
La mozione sulla sospensione dei lavori per la verifica dei ritrovamenti è stata bocciata con 19 voti contrari (PD e Moderati) contro 14 favorevoli (M5S, LN, FI, NCD, FdI, SEL, Sbriglio).
È stata accettata la proposta di effettuare un sopralluogo sull’area giovedì prossimo. Un sopralluogo tra le ruspe in movimento, ammesso che queste non abbiano proseguito oltre misura la loro azione devastatrice al punto che ci possa essere ormai poco da vedere. I dubbi sono d’obbligo.
La volontà politica di cancellare la nostra storia e di proseguire ad ogni costo in questa speculazione è ormai emersa con chiarezza.
Come ha scritto Vittorio Bertola, il disprezzo per la storia secolare di Torino, sacrificabile per un cubo di cemento che magari tra trent’anni sarà già del tutto inutile, non è mai stato così palese.
Tutti gli elementi lasciano spazio alla sempre più radicata convinzione che “sotto” non ci siano soltanto tesori archeologici.
9.6.2015
Hanno votato per sospendere i lavori:
Ambrogio, Appendino, Berthier, Bertola, Carbonero, Curto, D’Amico, Furnari, Greco Lucchina, Liardo, Ricca, Sbriglio, Trombotto, Tronzano.
Hanno votato per andare avanti:
Altamura, Alunno, Araldi, Carretta, Cervetti, Ferraris, Genisio, La Ganga, Laterza, Muzzarelli, Nomis, Onofri, Paolino, Porcino, Scanderebech, Troiano, Ventura, Viale, Cuntrò.
Prossimamente metteremo in rete i momenti salienti della discussione in Consiglio.
► Chi amministra Torino ha fatto un bel “Pastiss” – COSTITUZIONE DEL COMITATO PIETRO MICCA
RASSEGNA STAMPA
► Galleria Pietro Micca sotto assedio (RAI TG1)
► Responsabili ed irresponsabili (Juri Bossuto su Lo Spiffero)
► Le gallerie di Pietro Micca in pericolo, ma il Comune vota per il parcheggio (Il Bicerin)
► Reperti storici datati 1500, ecco cosa c’è sotto il parking (TorinoToday)
► Sì ai lavori nel parking, reperti Cittadella a rischio: “Comune non si nasconda dietro Sovrintendenza” (TorinoToday)
► La battaglia per difendere le galleria di Pietro Micca (Moleventiquattro)
► Duemila firme per salvare le gallerie di Pietro Micca (Metro)
►L’Isis distrugge siti archeologici? A Torino la Cittadella distrutta dalle ruspe per un parcheggio (Nuova Società)
► Galleria della Cittadella, la sovraintendenza ferma le ruspe del parcheggio (Nuova Società)
► Il ritrovamento di una galleria del 1689 blocca i lavori del nuovo parcheggio (Quotidiano Piemontese)
► Parcheggio interrato corso Galileo Ferraris: la situazione (Torino Flash)
► L’Isis a Torino costruisce un parcheggio (contropiano.org)
La rassegna stampa di oggi comprende la notizia apparsa su tre quotidiani, i cui titolisti presentano tre diverse letture degli ultimi avvenimenti. Tutti e tre affiancati presentano un’analisi corretta della situazione. La buona notizia è la provvisoria salvezza della galleria circolare, secondo obiettivo raggiunto dopo quello di avere portato a conoscenza di tutti fatti che per qualcuno avrebbero dovuto restare nascosti. Quella brutta è data dalla volontà del Comune di andare avanti, pronti a distruggere tutto intorno alla galleria pur di realizzare il loro parcheggio. Altro piccolo passo avanti è dato dal fatto che, ora che la notizia è di dominio pubblico, il Comune è costretto, almeno in apparenza, a trattare. La nostra fiducia nel Comune è meno di zero, quella in noi stessi, invece, è tanta. Restiamo vigili e andiamo avanti.
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► 2010: la denuncia inascoltata del Generale Ponso, direttore del Museo Pietro Micca, sugli scavi per il parcheggio
► «Sorpresa» alla Cittadella: i permessi non ci sono
► Già persi 80 metri di gallerie. La distruzione della Cittadella sotterranea di Torino va immediatamente fermata!
► Guardate cos’è venuto fuori al cantiere sulle gallerie. Il Comune continua a distruggere. Minacciati due esponenti di Gioventura Piemontèisa
► Vogliono spianare tutto con le carte “in regola”!
► Nel cantiere del parcheggio già distrutta una parte delle gallerie di Pietro Micca
► Il Comune distrugge un’altro pezzo importante della storia di Torino
► Il cantiere rivela i resti della Cittadella di Torino: «Il Comune non li distrugga» (Il Bicerin)
► 2013: Cosa c’è dietro la chiusura delle gallerie di Pietro Micca?