Lettera di Sergio Fava allo storico Gianni Oliva – 7 Giugno 2015

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Non posso credere a quanto scritto da una persona, che si definisce storico, sullo scempio che si sta compiendo sulle gallerie di Pietro Micca.

La prima tesi è che non tutto merita di essere tenuto in vita e mostrato, ma che se ne può distruggere una parte. Chi deciderebbe quale parte distruggere?

Con lo stesso criterio si potrebbe distruggere una parte del Colosseo, lasciando quanto basta per “avere un’idea” o parte di Pompei, salvando solo le ville affrescate ecc.

Guardando la carta si capisce che si potevano costruire i parcheggi senza toccare le gallerie; andando, ad esempio, verso corso  Vittorio o scendendo per corso Matteotti.

Chiedo allo storico: perché proprio lì? Quali interessi andavano tutelati?


Sergio Fava
Persona che sa leggere le carte topografiche e che non vede come indispensabili nuovi parcheggi in centro, quando in barriera di Milano si continua a parcheggiare sui marciapiedi

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«Për fé fòra un pòpol, a s’ancamin-a co’l gaveje la memòria. As dëstruvo ij sò lìber, soa coltura, soa stòria... ».

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