Ottanta metri della Galleria Magistrale che conduceva al Pastiss sono stati irrimediabilmente distrutti. La galleria era stata ritrovata in uno stato di conservazione perfetto, con tanto di scritte del Settecento. Portata allo scoperto dopo tre secoli, a contatto con l’ambiente esterno si è in parte sbriciolata da sola (trenta metri) dopo poche ore, fra la costernazione degli archeologi del Museo Pietro Micca, i quali hanno soltanto avuto il tempo di recuperare parte delle scritte e di salvare almeno i mattoni. L’ultima vittima della ruspa è in queste ore la mezzaluna Des Invalides, che viene sbriciolata poco a poco. Intanto la terra continua a restituire reperti cospicui, testimoni addormentati della nostra storia.
Uno scandalo che sta assumento proporzioni sempre maggiori e che sta suscitando l’indignazione di migliaia di persone in Piemonte e all’estero.
Con il Comune di Torino abbiamo a che fare con degli iconoclasti votati alla manipolazione della storia.
Ieri, sabato 6 Giugno, in mattinata si sono dati appuntamento cittadini, esponenti politici e giornalisti di fronte al cantiere, in piena attività. La delegazione ha poi raggiunto il Museo Pietro Micca, dove è stata ricevuta dal direttore, il Generale Sebastiano Ponso, che ha illustrato nel dettaglio la situazione della Cittadella sotterranea. Si è pertanto decisa la formazione di un Comitato per fermare con urgenza estrema i lavori del cantiere.
I reperti rinvenuti sono di un’importanza capitale e – malgrado qualcuno in questi giorni, disinformato o interessato, stia cercando di sminuirne l’importanza – siamo davanti all’occasione unica di recuperare, studiare ed aprire alla visita centinaia di metri di passaggi sotterranei della Cittadella di Torino perfettamente conservati. Sarebbero recuperabili 21 chilometri di gallerie! Un tesoro di storia, identità e archeologia.
Alla luce di questi rinvenimenti il progetto del parcheggio non è soltanto da rivedere, ma deve essere del tutto abbandonato, ricomponendo meglio che si può quanto distrutto, in particolare l’imbocco delle gallerie caduto sotto il piccone demolitore in questi giorni.
Il progetto del parcheggio, sic et simpliciter, non doveva essere approvato; la soprintendenza, ancora una volta, invece di operare per la salvaguardia del nostro patrimonio storico, pare avallare e giustificare le peggiori speculazioni. Cosa ha fatto questo ente negli ultimi cinque anni? Perché non ha bloccato il progetto? È mai possibile che la storia dei Piemontesi sia lasciata in mano a un carrozzone burocratico e politico, diretta emanazione di un ministero che Torino non sa nemmeno dove sia?
Lunedì il Consiglio Comunale discuterà le proposte presentate per fermare questo scempio inaudito. Ogni azione è rimandata a dopo le decisioni assunte.
Per intanto è sempre più urgente diffondere la petizione da firmare (che ha ormai superato le 1500 adesioni) oppure recarsi a firmare presso il Museo Pietro Micca di Torino.
7.6.2015 – Fotografie: Viviana Ferrero, Gioventura Piemontèisa
Viviana Ferrero ha presentato un Ordine del Giorno alla Circoscrizione 1 Centro-Crocetta per chiedere di fermare i lavori al cantiere «al fine di tutelare la memoria della Città».
► I lavori per l’autosilo hanno svelato le antiche rovine – Gioventura Piemonteisa: “Salviamo la cittadella!” (Il Torinese)
► Firme e petizioni, la battaglia per salvare le gallerie di Micca (La Stampa)
Ci facciamo sentire. Il Comune continua a nascondersi dietro la Soprintendenza, e il problema è tutto lì, perché lo scandalo è dato proprio dall’ente pubblico che distrugge la nostra storia. Il Comune non doveva fare il parcheggio, la Regione non doveva finanziarlo (4 milioni) e la Soprintendenza non doveva autorizzarlo. Adesso la loro prossima mossa sarà quella di minimizzare l’importanza dei ritrovamenti e, nel frattempo, distruggerne il più possibile per metterci davanti al fatto compiuto. Quis custodiet ipsos custodes? TENETEVI PRONTI.
www.pietromicca.org | info@pietromicca.org | comitatopietromicca@libero.it | 3384334539 | 3392100604 | Gruppo FB Salviamo il patrimonio archeologico della città di Torino. La Cittadella
► Guardate cos’è venuto fuori al cantiere sulle gallerie. Il Comune continua a distruggere. Minacciati due esponenti di Gioventura Piemontèisa
► Vogliono spianare tutto con le carte “in regola”!
► Nel cantiere del parcheggio già distrutta una parte delle gallerie di Pietro Micca
► Il Comune distrugge un’altro pezzo importante della storia di Torino
► Il cantiere rivela i resti della Cittadella di Torino: «Il Comune non li distrugga» (Il Bicerin)
► 2013: Cosa c’è dietro la chiusura delle gallerie di Pietro Micca?