Latitante la Regione Piemonte, se ne sono dovuti occupare Piemonte Stato e il nostro Movimento. Così anche Salusse/Saluzzo è tornato a esporre la Bandiera piemontese, come prescrive la Legge regionale.
Essendoci una Legge è sufficiente fare una segnalazione, in quanto la mancata esposizione del Drapò non può essere che sintomo di trascuratezza o conseguenza di un “consiglio” sottobanco, che però risulta fuorilegge.
Spesso i Piemontesi, a differenza degli italiani, tendono a non dare la giusta importanza ai propri simboli: non per niente questi cercano in ogni modo di nascondere tutto ciò che esprime l’identità del Piemonte, mentre i tricolori spuntano un po’ dappertutto, perfino sulle confezioni delle patatine. Così la Bandiera piemontese è scomparsa non soltanto da diversi municipi, ma anche da numerosi marchi commerciali, che negli ultimi tempi hanno subito un lifting tricolore.
La forma è sostanza e, evidentemente, qualcuno ha capito che il Piemonte è sempre più incompatibile con l’italia, e quest’ultima sta cercando affannosamente di correre ai ripari. Bisogna tenere alta l’attenzione e non minimizzare.
26.1.2014
► Continuano a nascondere la bandiera piemontese. Anche Saluzzo è nel “giro” degli obbedienti