Uno degli episodi meno noti – ma certamente più fascinosi – legati all’assedio di Torino del 1706 non riguarda né la città né gli eserciti, perché avvenne in cielo. Un’eclisse, che oscurò il sole il 12 maggio. Evento spettacolare ma assolutamente normale, se non fosse che la contigenza con la guerra lo caricò di un significato quasi profetico.
Ecco come andarono i fatti: l’armata francese stava per raggiungere la Venaria (si trovava tra Nole e Mathi), quando, all’incirca verso le 10 e un quarto del 12 maggio 1706, la pianura piemontese improvvisamente precipitò nel buio più completo; si trattava di un’eclissi totale, evento che nessuno aveva previsto, cosa che fece inquietare non poco i soldati di Francia.
Lo stesso giorno alla stessa ora, i torinesi assistettero anch’essi allo straordinario evento celeste. E videro che, sopra Mercurio, brillava la costellazione del Toro. Passato il primo sgomento per quel fenomeno che non si sarebbero aspettati di vedere, i cittadini indicarono la costellazione del Toro, e lessero nell’eclisse un chiaro monito: Torino – il cui simbolo era il toro – avrebbe vinto sulle armate di Luigi XIV, il Re Sole. Non diversamente dovettero interpretare il fenomeno anche i francesi, che avrebbero dovuto iniziare l’assedio alla città il giorno seguente, il 13 maggio. Cosa che avvenne effettivamente, ma con presagi funesti tra le fila assedianti; in città, invece, quello strano evento celeste aveva rinvigorito gli animi, stando a quanto raccontano alcuni cronisti dell’assedio.
La storia, per una volta, diede ragione al presagio del cielo: Torino venne liberata il 7 settembre 1706, con una battaglia che minò la potenza del Re Sole Luigi XIV.
Giorgio Enrico Cavallo | Torino Today