A la Ca dë Studi Piemontèis la presentassion djë «Stranòt ëd Chér» ëd Valerio Maggio e Cesare Matta

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Lectiones Renzo Gandolfo
Cultura e Civiltà del Piemonte
Parole del territorio. Poeti, scrittori, linguaggi
 
giovedì 22 maggio 2014, ore 18
al
Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis
Via Ottavio Revel 15, Torino – tel. 011/537486 – info@studipiemontesi.it

 GIANFRANCO GRIBAUDO 
GIOVANNI RONCO 
dialogano con i curatori 
VALERIO MAGGIO e CESARE MATTA 
intorno al libro 
Stranòt 
Narrazione e tradizione popolare 
del “sàut ën sël chèr” a Chieri 
dal secondo dopoguerra ad oggi 
Chieri, Gaidano & Matta, 2014, pp. 384, ill

 
“Il chèr è il carro agricolo a quattro ruote, trainato dai buoi, sul quale in occasione della festa (in maggio) dei santi ‘contadini’ Giuliano e Basilissa, venivano portate in processione le reliquie; terminata la funzione religiosa, liberato dagli oggetti sacri, il carro diventava la pedana sulla quale salivano – ma sàut dice l’improvvisazione e l’aggressività del gesto –, poeti improvvisatori che avevano qualcosa da rivendicare, qualche protesta da esporre alle autorità, fatti di costume da commentare. Il carro che conservava qualcosa di ‘sacro’ per aver trasportato le reliquie, garantiva un momento di immunità. Era una manifestazione dell’antica tradizione che, in alcune occasioni, dava licenza al ‘folle’ o al buffone di attaccare impunemente il potere. Nel corso degli anni dalla festa agricola di maggio il sàut è stato poi spostato ad altre occasioni. Nelle pagine introduttive Gianfranco Gribaudo, Valerio Maggio, Enrico Bassignana, Margherita Ronco ripercorrono in vario modo le vicende della tradizione del sàut, che a un certo punto venne adintrecciarsi con quella della vijà”
 
(dalla recensione di Mario Chiesa in corso di pubblicazione su “Studi Piemontesi”, 1, 2014)  

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