Finestra sull’Europa – Dal Parlamento Europeo

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Dal 1º gennaio 2007 l’Unione europea ha 23 lingue ufficiali, dopo l’ingresso di Bulgaria e Romania, e relative lingue, e l’introduzione del gaelico.Questo dato contribuisce a rafforzare il già ricco patrimonio culturale dell’Unione europea e ad esaltarne la peculiare diversità. Questo accade al Parlamento europeo, dove vengono utilizzate tutte le lingue ufficiali dell’Ue e dove il multilinguismo gode di una situazione privilegiata.Man mano che l’Unione europea andava allargandosi, anche le lingue ufficiali salivano gradualmente di numero. Dalle 4 lingue del 1957, francese, italiano, olandese e tedesco, si è arrivati nel 1995, dopo il quarto allargamento, a 11 lingue ufficiali. Si è successivamente passati nel 2004 a 20 lingue dopo l’ingresso di 10 nuovi Stati membri, e oggi siamo a quota 23.Si deve notare che il numero delle lingue risulta inferiore a quello dei paesi membri, e questo semplicemente perchè sia il maltese che il gaelico hanno una deroga speciale, che consente la traduzione in queste due lingue solo nei testi legislativi chiave.
Per quanto riguarda gli alfabeti ufficiali,con l’adesione della Bulgaria salgono a tre : cirillico, latino e greco.
La democrazia è anche il diritto di esprimersi con la propria voce e lingua.A tutti gli eurodeputati viene gantito il diritto dci parlare, in qualsiasi lingua delle lingue ufficiali dell’Ue.Tutti i documenti ufficiali, per ottenere lo status legale, devono essere prima tradotti in tutte le lingue ufficiali dell’Ue. Per l’Ue il multilinguismo rappresenta un fattore centrale. Ne è la prova la nomina del nuovo commissario europeo, il rumeno Leonard Orban, al nuovo portafoglio del multilinguismo. Inoltre l’Ue promuove il miglioramento del livello linguistico dei cittadini europei attraverso azioni e programmi specifici. Uno di questi programmi è l’Erasmus, che quest’anno celebra il 20 º anniversario, e che ha visto sino ad oggi oltre 1.2 milioni di studenti parteciparvi.
Nel 2001 è stato celebrato l’anno delle lingue e il 26 settembre è stata dichiarata giornata europea delle lingue con l’intento di di promuovere l’apprendimento delle lingue in Europa.
Per offrire questa diversità e nel contempo l’uguaglianza linguistica, il servizio dei traduttori è di fondamentale importanza, solo nel 2005 per esempio sono state tradotte ben 1.324.231 pagine. Il Parlamento europeo, dal canto suo, ha sempre seguito con attenzione il tema del multilinguismo. Lo scorso settembre ha approvato una relazione del deputato finalandese Alexander Stubb (gruppo del partito popolare europeo) dal titolo “multilinguismo e costi del servizio di interpretariato”, in cui gli eurodeputati suggeriscono i modi in cui migliorare i metodi di lavoro nelle “multilinguistiche” istituzioni europee. La relazione evidenzia il fatto che il multilinguismo e la capacità di comprendere i diversi oratori al Parlamento europeo, rimane un fattore essenziale per la democrazia europea.
Lo scorso novembre, infine, il Parlamento si è congratulato con la proposta della Commissione europea per il lancio di una nuova strategia quadro per approfondire e migliorare la conoscenza delle lingue, e sfruttare di conseguenza il suo potenziale culturale, sociale ed economico.
Roberto Saletta
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