Il circo del Consiglio comunale, tra luoghi comuni, disprezzo, sufficienza e razzismo verso i Novaresi.
Una maggioranza consiliare fuori dal mondo respinge senza alcuna motivazione una petizione popolare per la valorizzazione della parlata novarese.
Le oltre tre ore di discussione a vanvera si possono concentrare nella dichiarazione della Maggioranza secondo la quale il novarese “offende”. Invece l’italiano non offende nessuno? Poi fanno la scena madre se si dice loro la verità: che sono fascisti rossi.
.▼ Il resoconto di Elisabetta Silvestri, con Gioann March Pòlli a «Lingue & Dialetti» del 18.3.2014
Lingue e Dialetti-18-3-14
La registrazione completa del surreale Consiglio comunale di Novara del 17 marzo 2014.
▼ 1/12. La relazione dei presentatori la petizione: Elisabetta Silvestri (promotrice); prof. Gianfranco Pavesi (Academia dël Risón)
▼ 2/12. La relazione della consigliera Isabella Arnoldi, presentatrice istituzionale della mozione per il ripristino della toponomastica in novarese.
▼ 3/12. La posizione della Minoranza consiliare: consiglieri Mauro Franzinelli e Silvana Moscatelli.
▼ 4/12. Consiglieri Rossano Pirovano, Annunziatino Zampogna e Livio Rossetti (Maggioranza).
▼ 5/12. Consiglieri Biagio Diana (Maggioranza) e Luca Zacchero (Minoranza).
▼ 6/12. Il festival dei luoghi comuni: consigliera Donatella Aralda.
▼ 7/12. Consiglieri Daniele Andretta e Alessandro Canelli (Minoranza).
▼ 8/12. Consiglieri Antonio Pedrazzoli (Minoranza) e Roberto Spano (Maggioranza).
▼ 9/12. Consigliere Federico Perugini (Minoranza): «ipocriti!»
▼ 10/12. La desolata replica del prof. Pavesi.
▼ 11/12. Dichiarazioni di voto: Isabella Arnoldi, Antonio Pedrazzoli, Riccardo Monteggia, Mauro Franzinelli e Luca Zacchero (Minoranza).
▼ 12/12. L’incredibile e surreale dichiarazione di voto della Maggioranza per bocca del cons. Alfredo Reali (SEL). Reazioni dal pubblico e dai banchi della Minoranza. La sceneggiata di Spano. Votazione finale (contraria) dopo tre ore e mezza di parole a vuoto.
► La giunta di Noara/Novara boccia come “offensivi” i cartelli toponomastici in lingua locale
Elisabetta Silvestri:
buon pomeriggio amici, purtroppo tutto il nostro fare e il nostro sapere, oggi in consiglio comunale è stato umiliato da un partito politico che si ritiene al di sopra di tutto, e quindi detentore della verità. Ora dopo questa “sconfitta” ripartiremo, consci che abbiamo davanti un muro di gomma. (…) Io ho la coscienza a posto, e la serenità di essere una cittadina a posto che si è messa in discussione e si è impegnata per una causa. Chi vivrà vedrà.
Isabella Arnoldi:
Oggi ė stata bocciata la mozione-petizione sulla valorizzazione della lingua locale ad opera della maggioranza che regge la giunta Ballarė. Una petizione che portava a corredo quasi quattrocento firme. Appoggiata da associazioni apartitiche e apolitiche, assolutamente indipendenti da ogni coinvolgimento di parte… Presentata senza simboli di partito o connotazioni di sorta… Una petizione che individuava un percorso culturale di altissimo livello, che già in passato era stato sponsorizzato da personalità illustri della politica locale come ad esempio Enrico Nerviani (guarda caso vicino alla sinistra ed a questa amministrazione) fautore di una legge regionale a tutela delle parlate locali. Un dibattito quello in consiglio di oggi di una bassezza imbarazzante… Nemmeno la proposta di abolire ogni elemento polemico dal testo della mozione (il riferimento alla rimozione assurda dei cartelli con la scritta Nuara attuata dal Sindaco) ė stata presa in considerazione… Segno evidente di una volontà di azzerare, con furore ideologico, ogni possibilità di dialogo e confronto… Sono davvero dispiaciuta e rammaricata per il triste spettacolo che oggi la politica locale ha dato di sė… Mi sento in dovere di chiedere scusa a tutte le persone (di ogni credo politico) che hanno dato vita a questa iniziativa straordinaria, importante e di valore culturale rilevantissimo… Sinceramente… Novara meritava ben altra considerazione… Ma torneremo a parlarne…
Mauro Franzinelli:
Ringrazio Elisabetta Silvestri e il Prof. Pavesi che stamattina hanno così bene esposto le ragioni di chi si occupa di salvaguardare la nostra cultura e il nostro dialetto, che condivido totalmente. Purtroppo, usando l’alibi dei cartelli, gli attuali amministratori hanno dato prova di grande incompetenza, di totale menefreghismo e di mancanza di rispetto verso chi lavora su questi importanti temi.
Comunque, nessuno si scoraggi. Continuate così e grazie ancora.
Elisabetta Silvestri:
Grazie signor Franzinelli. Neanche questa volta non si è riusciti, per miopia politica, a togliere un etichetta partitica alla tutela delle parlate locali. Oggi ne abbiamo avuto tutti la prova che non c’è la volontà da parte dell’amministrazione di ascoltare il popolo.
Sandro Bertona:
Vedo sempre più falsità ideologica estrema, per mantenere una “supremazia” sugli altri che in realtà è molto debole, senza minimamente pensare che togliere, diminuire, non corrispondere, è l’origine di conseguenze disastrose. Perdendo la cultura, le tradizioni, gli usi ed i costumi, che sono la storia della nostra società, che sono le radici del nostro essere Popolo, come possiamo essere Popolo? Se il Popolo non è più considerato sovrano cosa deve fare? Credo che sia sempre più presente una “non cultura” becera ed ignorante, che segue solo le indicazioni politiche ed ideologiche, senza pensare al danno culturale che potrebbe creare ulteriore fratture, io credo che la politica tutta deve iniziare a distinguere quello che vuole la Gente, da quello che a loro sembra conveniente, certi atteggiamenti estremi ed ignoranti, danneggiano più chi non ha il coraggio di riconoscere lo sbaglio che chi lo fa notare.
Mario Borlandi:
Vuoi vedere che se chiedessimo di avere i cartelli con scritto Novara in dialetto arabo la nostra intelligente giunta li metterebbe domani ?!
Elisabetta Silvestri:
Certamente! visto che ieri è stato detto che noi del dialetto dobbiamo vergognarci, perchè offendiamo gli extracomunitari.
Paolo Nissotti:
questa strana sinistra che dimentica che le lingue locali sono le lingue dei contadini che per secoli si son spaccati la schiena sotto il sole rovente in estate e nel gelo rabbioso in inverno…. che sono le lingue di quelle genti che per secoli hanno spinto col loro lavoro e i loro sacrifici, il carro comune del progresso e del benessere… Benessere che oggi, grazie a politici affamati, si fa sempre piu’ esile…
Elisabetta Silvestri: li manderei a zappare…
De Marchi Sergio: Paolo ed Elisabetta, che non conosco ma che stimo per quello che scrive e come lo scrive, la domanda è: ma questa è una sinistra? A me sembra un’insieme di persone che non hanno amore nè per la città nè per i novaresi,che gestiscono la città in modo impopolare ed arrogante, dipende da noi, mettiamo fuori i partiti ormai marci e, la prossima volta creamo delle liste civiche lasciando fuori i mestieranti della politica!
Elisabetta Silvestri: grazie signor Sergio per la fiducia. Il problema è proprio quello, lasciare fuori i personaggi della casta, che nessuno riesce a lasciare fuori, hanno sempre qualche appoggio o convienenza e aiuto da parte di qualcuno.