I dëvoma sèmper esse content për ëd neuve parèj ‘d costa. Mach che, se ‘l Piemont a l’é nen italia (e lor-là a lo san pro), a vanta ch’i sio nojàutri Piemontèis a ocupesse ‘d nòste memòrie stòriche. I podoma pì nen përmëtte che j’italian a lasso andé a baron nòsti monument, le testimonianse ‘d nòsta stòria. Ancaminom-ne a bogé o nèn?
Dobbiamo sempre rallegrarci per simili notizie. Solo che, se il Piemonte non è italia (e loro lo sanno), bisogna che noi Piemontesi ci occupiamo in prima persona delle nostre memorie storiche. Non possiamo più permettere che gli italiani lascino crollare i nostri monumenti, le testimonianze della nostra storia. Ci muoviamo o no?
Cultura: Franceschini, 135 mln per restauri nel Mezzogiorno
46 interventi immediatamente cantierabili in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia
ANSA, 6 marzo 2014, 13:52
ROMA – 135 milioni per il Mezzogiorno. Li annuncia il ministro di Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini che oggi ha firmato il decreto che autorizza 46 nuovi interventi di restauro in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, immediatamente cantierabili.
Questi interventi, spiegano dal ministero, si aggiungono agli 87 già finanziati a settembre 2013 per 222 milioni di euro con procedure in corso di attuazione. ”Si tratta – sottolinea Franceschini – della più importante azione realizzata negli ultimi anni sul patrimonio culturale del Mezzogiorno d’Italia”.
Per la Campania sono in programma interventi per un valore complessivo di 43,1 milioni di euro. Gli interventi programmati nel territorio campano interessano la Reggia di Caserta, il sito reale di Carditello, Villa Campolieto, l’abbazia di Montevergine e il castello di Francolise. Per la Calabria sono in programma interventi per un valore complessivo di 26,8 milioni di euro. Gli interventi programmati nel territorio calabrese sono 14 e interessano il Castello Svevo di Rocca Imperiale, il parco archeologico urbano di Vibo Valentia, il Castello di Oriolo, il Castello Carafa di Roccelletta Ionica, il Castello di Palizzi, i Fortini di Pentimele, il Complesso monumentale Sant’Agostino di Cosenza, il Santuario di San Francesco di Paola, la chiesa di San Giovanni Therestis, il completamento del Museo della civiltà contadina di Salina di Lungro, il recupero dei ruderi di Cirella e interventi per il borgo di Gerace e per i centri storici di Catanzaro e Cosenza. Per la Puglia sono in programma interventi per un valore complessivo di 31,8 milioni di euro. Gli interventi programmati nel territorio pugliese interessano: il Museo contemporaneo dell’Audiovisivo di Bari, il recupero delle Mura Urbiche di Lecce, della Torre Matta di Taranto, delle storiche grotte di Tricase e dell’area destinata a Focara di Novoli, interventi per l’ipogeo di San Sebastiano di Galatone e per il Castello di Gallipoli, interventi di valorizzazione per il Polo di Taranto e per il Complesso dello Spirito Santo di Lecce, il recupero dell’ex Convento di Santa Maria a Vieste, del Teatro di Apollo a Lecce, dello scavo archeologico di Porto Badisco a Otranto e del Palazzo baronale di Novoli. Per la Sicilia sono in programma interventi per un valore complessivo di 33,7 milioni di euro. Gli interventi programmati nel territorio siciliano interessano il Polo museale di Siracusa (nello specifico la Galleria di Palazzo Bellomo, il Museo archeologico Paolo Orsi e l’area archeologica della Neapolis e dell’orecchio di Dioniso), il Polo museale di Ragusa (nello specifico le aree archeologiche di Parco Forza, Cava d’Ispica e il Museo Archeologico di Camarina), il Polo museale di Trapani (nello specifico il Museo regionale agostino Palazzo Pepoli, l’area archeologica di Segesta e il Museo Archeologico Baglio Anselmi) e interventi di completamento e valorizzazione dell’Area archeologica del Bosco Littorio di Gela. Sul sito beniculturali.it il testo del decreto e l’elenco completo degli interventi.