Mentre il “sistema Torino” distribuisce soldi* e appartamenti agli amici del solito giro, ECCO COME TRATTANO I PIEMONTESI sotto la Mole (in senso fisico): Museo del Cinema alla Mole Antonelliana, SCRITTO IN TUTTE LE LINGUE SALVO CHE IN PIEMONTESE.
Eppure il Cinema viene da Torino, gente come Vittorio Calcina, Arturo Ambrosio, Luigi Maggi, Roberto Omegna, Arrigo Frusta, Maria Adriana Prolo ecc. ecc. PARLAVANO IN PIEMONTESE.
Invece la nostra bandiera non c’è nemmeno all’ingresso.
In italia siamo degli estranei. Secessione, subito.
* E proprio oggi veniamo a sapere che il Museo del Cinema dal Comune di Torino ha ricevuto 800 mila euro più il cinema Massimo (valore 2,5 milioni).
2.1.2014