Il paesaggio piemontese e la GAM

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MESSAGGIO INVIATO A SPECCHIO DEI TEMPI. CHI È D’ACCORDO… E SOSTIENE LA CAUSA?

Gentilissimi,
Nella Galleria d’Arte Moderna, nata per rappresentare la modernità artistica dai suoi presupporti ottocenteschi sino ai nostri giorni, sta nei fatti prevalendo unicamente l’arte contemporanea. La Gam non è, ne potrà diventare mai il Castello di Rivoli e non ha senso questa concorrenza immotivata, specie se pensiamo che le due istituzioni saranno riunite in una unica fondazione. L’Ottocento, che si configura anche come una storia del paesaggio piemontese, non è più visibile, relegato in depositi inaccessibili. Perchè, allora, non dividere le collezioni di Otto e Novecento (come è già stato fatto a Milano con successo) e costituire un Museo dell’Ottocento in una sede idonea?

Una sede idonea potrebbe essere il castello di Lucento (oppure la vecchia sede del Palazzo di Giustizia). Il primo, di proprietà privata, si discute di destinarlo alla pubblica fruizione (esistono in questo senso trattative col Comune).
Residenza di Emanuele Filiberto, poi del marchese Tana, poi Bonafous, oggi adibito ad uffici privati, è ben conservato e ricco di spazi espositivi. Non è poi così decentrato come può sembrare. E’ un utopia pensare ai quadri dell’Otttocento, in uno spazio così affascinante, circondato da un parco e immortalato dalle incisioni di Sclopis del Borgo?

Giovanni Dughera (19.11.2013)

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