Sabato 5 ottobre, dalle ore 15 – corso Marconi (già Lèja dël Valentin) angolo via Madama Cristina
Sabato 5 ottobre 2013 a partire dalle ore 15, il Comitato Salviamo Corso Marconi organizza in corso Marconi angolo via Madama Cristina una manifestazione contro il piano per la costruzione di posti auto privati sotterranei in corso Marconi. La realizzazione del progetto comporterà non solo l’eliminazione di 51 alberi secolari nel tratto del viale compreso tra via Madama Cristina e corso Massimo d’Azeglio, ma anche la riduzione dei posti auto pubblici effettivamente a disposizione dei cittadini (300 in meno).
L’iter del bando è giunto all’aggiudicazione ma il Comitato non si arrende ed è pronto a mettere in campo ogni possibile strumento per fermare la costruzione del parcheggio, fortemente voluto dal Comune ma osteggiato da residenti e commercianti in quanto lesivo degli interessi dei cittadini.
La costruzione di questo parcheggio interrato con posti privati non corrisponde ad alcuna necessità reale dal punto di vista dell’interesse pubblico. Infatti, l’inserimento sul mercato di “minimo 180 posti auto privati” che si andrebbero ad aggiungere a quelli invenduti, non rispondendo alle esigenze ed alle capacità economiche della popolazione residente, soprattutto in un periodo di forte crisi economica per le famiglie, porterebbe presumibilmente a un mancato ritorno economico del costruttore, causando il possibile non completamento delle opere, come già accaduto per altri parcheggi pertinenziali interrati nella città di Torino.
Alla manifestazione parteciperanno anche i rappresentanti degli altri Comitati che si oppongono al piano parcheggi e del movimento “Torino è la mia città”.
Nel corso della giornata saranno piantati 10 giovani alberi a colmare il vuoto lasciato da quelli abbattuti dal Comune e mai sostituiti.
Intanto il Comitato Salviamo Corso Marconi continua la raccolta fondi per il possibile ricorso al Tar.
Per informazioni
Ufficio Stampa Comitato Salviamo Corso Marconi
Tel: 339 37 41 372
E-mail: salviamocorsomarconi@gmail.com
Sito: http://salviamocorsomarconi.altervista.org/index.html
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Nota di Gioventura Piemontèisa
Iniziativa meritoria alla quale abbiamo aderito fin dall’inizio. Ma non si può pretendere di avere “la botte piena e la moglie ubriaca” (l’euv e la galin-a), cioè continuare a dirsi “italiani” e poi pretendere che le cose vadano come in Svizzera.
I Torinesi vivono quotidianamente la situazione paradossale di dovere continuamente combattere contro il Comune e contro lo Stato. Fino a quando non si affronterà il problema di base saremo sempre impegnati a buteje ‘n tacon: in italia le cose vanno così, la logica è quella clientelar-mafiosa, e non è un problema di maggioranza politica. Fino a quando non si prenderà consapevolezza che noi Piemontesi non siamo italiani e che finché non ci scrolleremo di dosso il “cadavere che ci hanno attaccato sulla schiena” (come diceva il D’Azeglio) non arriveremo mai da nessuna parte.