Pare che in Regione Piemonte si sia raggiunto l’accordo politico sui fondi alla cultura e che si siano trovati 92 milioni di Euro per il biennio 2013/’14.
Una cifra con la quale si potrebbe dare un impulso decisivo alla cultura del Piemonte.
Tuttavia, fin’ora, questa non sembra rientrare nei programmi della Giunta. L’assessore Coppola (che noi non abbiamo mai avuto il bene di incontrare) si è infatti detto “soddisfatto”, così come i rappresentanti delle forze politiche di maggioranza: ma tra i filmfestival, le più assurde e inspiegabili “manifestazioni”, la cosiddetta “arte contemporanea”, gli “eventi”, i convegni e le “eterogenee attività espositive” che piacciono alla gente che piace, la lingua e l’identità piemontese sono di nuovo l’ultima ruota del carro. In primis la promozione della lingua piemontese (l’unica ancora discriminata dallo Stato) e il suo insegnamento nelle scuole: per tutto ciò in questo programma non c’è ad oggi alcuno spazio.
La tutela dell’identità nazionale dovrebbe rappresentare la prima attività in assoluto (Catalunya docet); invece non è nemmeno citata nelle dichiarazioni alla stampa, e la Regione da tre anni non investe nulla per la sua promozione.
Ci domandiamo: perché all’ “arte” contemporanea al castello di Rivoli l’anno scorso la Regione ha destinato 8 (otto!) milioni di Euro e niente di niente all’identità piemontese? Non vorremmo che, come al solito, si reperissero risorse per le iniziative più bislacche e che per la nostra lingua (magari con la scusa del “non ci sono i soldi”…) si continuasse a far finta di niente.
Seriamente preoccupati abbiamo scritto al Presidente della Regione, che al Rinnovo dei Voti di Superga – dove è intervenuto – ha manifestato il suo impegno e la sua positiva volontà, per ottenere garanzie.
L’identità piemontese (scuola, formazione, promozione, storia, teatro, musica, aiuto ai giovani, nuove tecnologie, presenza nei media, visibilità, turismo culturale, recupero dei beni storici, ecc.) è di competenza della Regione Piemonte (e di chi, se no?); ci aspettiamo di vedere investire sul nostro futuro, attraverso la tutela e la promozione delle nostre peculiarità culturali, una parte importante di questi fondi. Al resto ci può pensare lo Stato: mincadun për so mësté.
27.10.2013
Aggiornamenti 6.11.2013
► Eccolo qua il bando regionale 2012 per la diffusione della cultura di parità e del principio di non discriminazione nel sistema educativo e nel mondo del lavoro”.
1,5 milioni di euro per le “discriminazioni”.
0,00 euro per l’identità piemontese.
Aggiornamenti 8.11.2013
► L’identità piemontese è osteggiata in ogni modo, e le nostre istituzioni finanziano ► questi “artisti”. Poi per i corsi di piemontese nelle scuole è da anni che “non ci sono i soldi”. Ch’a vado contejlo al Lucio dla Venerìa. Cosa ne dite?
► Nella parcella di Fuksas per il grattacielo regionale spuntano 4 milioni in più
Quattro milioni in più. Che, specialmente di questi tempi, non sono mica briciole. E’ quello che si è scoperto durante l’indagine della Procura sul grattacielo della Regione Piemonte, finito sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti: le parcelle dell’architetto Massimiliano Fuksas sarebbero state “rincarate” di 4 milioni di euro oltre i limiti delle tabelle professionali. Quattro milioni di euro su 22 milioni, tanto è costata la parcella del progetto della nuova sede unica Regionale. Il tutto senza che la Regione effettuasse alcun controllo.
Fuksas, proprio nelle scorse settimane ha chiesto di aumentare la cifra pattuita, affermando che le cubature e il valore dell’immobile è nel frattempo aumentato, e che il compenso deve ancora crescere. Gilberto Pichetto, nuovo assessore al Bilancio, sta cercando di bloccare ogni aumento delle parcelle di Fuksas.
Ma i magistrati indagano anche sulla “supervisione artistica” per elementi che di artistico hanno verosimilmente ben poco. In pratica, nulla. Come le fondamenta. O gli impianti idrico-sanitari. Avere bagni e termosifoni griffati costerà alla Regione 127mila euro. Di nuovo, in tempi di crisi si tratta di cifre che lasciano perplessi.
(Fonte: Torino Today)