Anche la Circoscrizione 7 di Torino e il Comune di Costiòle/Costigliole d'Asti si schierano per il riconoscimento della lingua piemontese

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Martedì 25 giugno l’► Ordine del Giorno proposto dal  Comitato Piemont482 per richiedere il superamento della odiosa discriminazione patita dalla lingua piemontese (minoranza linguistica ancora esclusa da ogni tutela) attraverso il suo inserimento nella Legge 482/99,  è stato approvato dal Comune di Costiòle (Costigliole d’Asti) e dalla Settima Circoscrizione del Comune di Torino (Auròra, Vanchija, Sassi, Madòna dël Pilon – 90.000 abitanti).

Nella Circoscrizione torinese, dove l’atto è stato presentato in votazione dal cons. Daniele Moiso (Lega Nord), si è ottenuta l’unanimità del Consiglio.

Anche a Costigliole l’O.d.G. è andato in discussione per iniziativa della minoranza (conss. Enrico Cavallero, Mauro Giacosa, Corrado Rustichelli e Danilo Franco), ed anche nel Comune astigiano (6.000 abitanti) ha ricevuto l’approvazione [ulteriori dettagli nei prossimi giorni].

Daniele Moiso

Durante l’approvazione in Circoscrizione Daniele Moiso ha ricordato come questa battaglia venga condotta tramite un movimento d’opinione trasversale ai partiti – a Torino si sono già espressi in favore del riconoscimento del piemontese il Consiglio Comunale e la  Circoscrizione 9 (Lingòt, Bariera ‘d Nissa, Filadelfia – oltre 76.000 abitanti), rispettivamente per iniziativa di Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle) e di Lorenzo D’Agostino (PD) – e il Consiglio si è detto favorevole a questa posizione. Non si tratta, quindi, di un’occasione per i partiti di  “piantare le bandierine”, bensì di una battaglia di civiltà contro una discriminazione che non ha alcuna ragione di essere.

Un ringraziamento ai promotori e ai consiglieri che hanno votato a favore dell’Ordine del Giorno. Ci auguriamo, almeno per quanto riguarda quanto visto in Circoscrizione, che i nostri amministratori acquisiscano sempre maggiore sensibilità al diritto alla lingua del popolo piemontese.
Il diritto alla lingua è considerato un fondamentale diritto umano e, quando si parla di diritti umani, anche la più piccola battuta ilare è fuori luogo. La lingua piemontese ha diritto al medesimo rispetto che si deve ad ogni lingua del mondo; a Torino e in Piemonte ancor di più poiché è la lingua del territorio e della popolazione autoctona. 

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“Non facciamo sparire la lingua piemontese”

Enrico Cavallero

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Enrico Cavallero, consigliere comunale del comune di Costigliole d’Asti.
“Anche il consiglio comunale di Costigliole ha votato ad un’unanimità l’appello del Comitato “Piemont482″ un ordine del giorno affinché la lingua piemontese venga riconosciuta dallo Stato tramite nella Legge 15.12.1999, n. 482” ed iniziative collegate,
Ringrazio i colleghi del gruppo per aver accettato la mia proposta e l’intero Consiglio comunale per aver votato ad un’unanimità questo ordine del giorno dopo una utile discussione sull’argomento .
Auspico che altri comuni della nostra provincia valutino la possibilità di presentare Lo stesso ordine del giorno , già stato approvato nei mesi scorsi in una trentina di Comuni e circoscrizioni piemontesi fra cui il Comune di Torino .
La lingua piemontese come altri 30 dialetti diffusi in Italia sta rischiando di sparire come altre 6.000 lingue parlate adesso in tutto il mondo. Tante lingue scompaiono, perché diffuse in comunità veramente piccole.
A questo proposito credo sia utile ricordare e riconoscere che la scomparsa di queste lingue, porterà in sé la perdita di un patrimonio collettivo enorme .
Il dialetto piemontese, che è considerato una vera e propria lingua, fa parte, infatti, della nostra identità, è la cultura del nostro passato, della nostra storia, nelle espressioni tramandate di padre in figlio, sedimentate da secoli di esperienza”.

(fonte ATNews)

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