Ancor n'arcesta dë spiegassion an sle votassion për ël Piemontèis. Ciamà a rësponde Antonio Di Pietro.

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All’On. Antonio Di Pietro

Oggetto: Posizione di IDV in Piemonte

Buongiorno, 

da circa un anno circola in Piemonte e nei Consigli Comunali piemontesi un appello presentato dal ► “Comità Piemont 482” e che esponenti di varie formazioni politiche (M5S, Lega) hanno presentato ai rispettivi Consigli Comunali.

L’appello chiede di approvare un ordine del giorno per la salvaguardia della Lingua Piemontese (allego il file).

Al Comune di Torino l’ODG è stato approvato e la posizione dei rappresentati IDV non è stato contrario.

Al Comune di Collegno ad ottobre invece hanno votato contro l’appello. 

Mi chiedo se questa posizione dei rappresentati IDV collegnesi, che mi pare esplicitamente razzista in quanto tesa a negare l’esitenza di una minoranza piemontese nello stato italiano, che ricorda l’anologa posizione del governo turco (suparata da non molti anni) verso la minoranza curda, secondo il quale i curdi non esistevano ma si trattava di “turchi delle montagne” (magari noi siamo “italiani delle montagne”!) è condivisa da IDV nazionale. 

La lingua piemontese è riconosciuta a livello europeo ma non a livello nazionale italiano: è possibile che quest’anacronistica posizione post-colonialista debbe essere ancora mantenuta in un paese che si considera all’avanguardia in temi di diritti dei cittadini? 

Certo di una sua risposta le invio i miei più cordiali saluti.

Gianfranco Scarcali

17 Aprile 2013

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