Fotovoltaico sì, ma NO alla speculazione! | Domenica 21 aprile in marcia per la Vàuda

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 In una zona compresa tra i comuni di San Francesco al Campo, San Carlo Canavese e Lombardore si sta valutando un progetto per la creazione di una centrale costituita da pannelli fotovoltaici, che dovrebbe coprire una  superficie di 72 ettari, oltre alla costruzione di una linea che porti l’energia fino alla centrale di Leynì. 

La zona interessata è in parte nella riserva naturale della Vauda, splendida area selvaggia del Canavese, e in parte su terreni del demanio militare, che da anni vengono dati agli agricoltori della zona, che fino ad ora li hanno curati e resi produttivi.
Vincitrice della gara d’appalto l’azienda tedesca Beelectric, appoggiata dal Ministero della Difesa. E’ bene far notare che i comuni interessati hanno una forte vocazione agricola, con numerose aziende presenti, di cui alcune con terreni solo nella zona  oggetto del futuro impianto, quindi tale opera avrebbe non solo risvolti negativi per l’ambiente, ma anche per l’economia agricola della zona.
È sconcertante apprendere che, per far posto a centinaia di pannelli fotovoltaici, un’azienda straniera voglia strappare terreni produttivi agli agricoltori, e ridurre una riserva naturale, riconosciuta anche come SIC (Sito di Interesse Comunitario) dall’Unione Europea, visto che al suo interno vivono moltissime specie di uccelli e animali, altrove non presenti o molto rari.
Siamo a favore dell’energia fotovoltaica, ma non capiamo perché, con tutte le alternative esistenti (tetti di capannoni, parcheggi, aree compromesse quali discariche di rifiuti, svincoli autostradali, ecc.) sia proprio necessario distruggere quel poco di ambiente che ancora è rimasto intatto!
Per questo chiediamo a tutti i nostri lettori di inviare una mail agli Enti coinvolti e ai giornali locali, per ribadire la propria contrarietà a quest’opera devastante, affinchè si possano trovare altre soluzioni. (Per inviare una e-mail di protesta: Salviamo il Paesaggio)

INVITO ALLA PARTECIPAZIONE

TUTTI A CUNEO DOMENICA 21 APRILE

Domenica 21 aprile la rete delle 911 organizzazioni che compongono il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio organizza anche in Piemonte una festosa Marcia per la Terra in concomitanza con l’Earth Day mondiale (Giornata Mondiale per la Terra).
L’iniziativa avrà come sottotitolo: In cammino per la difesa dei suoli fertili e per fermare il consumo di suolo e si snoderà in due momenti:

Al mattino: si organizzeranno brevi marce, feste o presidi in molti Comuni del Piemonte. 

In ogni piazza è prevista una tappa dinanzi al Municipio dove incontreremo i Sindaci e a cui consegneremo simbolicamente la scheda censimento elaborata dal Forum nazionale Salviamo il Paesaggio per registrare con esattezza l’ammontare del patrimonio edilizio esistente ma vuoto, sfitto, non utilizzato in ogni Comune. A seguire una breve festa con allegria, letture, musica, balli e qualche torta … Al momento sono segnalate iniziative a: Alba, Albugnano, Asti, Bra, Caldirola, Cavallermaggiore, Cumiana, Cuneo, Genola, Marentino, Moncucco, Rivalta di Torino, Sala Biellese, San Damiano d’Asti, Racconigi, Savigliano, Torino. 

Il programma del mattino nei vari Comuni è visibile qui: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/marcia-per-la-terra-programma-del-mattino-nei-vari-comuni-piemontesi/
Al pomeriggio ci trasferiremo tutti per la grande adunanza conclusiva:

la manifestazione regionale si terrà infatti a Cuneo dalle ore 15.00,
dove convergeranno da tutto il Piemonte i gruppi e/o le singole persone. 


Il Comune di Cuneo è patrocinatore dell’iniziativa e diversi altri Comuni piemontesi hanno aderito in qualità di sostenitori dell’iniziativa. Il ritrovo dei partecipanti avverrà nell’area antistante l’Ipercoop di via Cascina Colombaro (subito dopo la rotonda dell’uscita del viadotto est-ovest all’altezza del fiume Stura, direzione Borgo San Dalmazzo). Il percorso – circa 5 chilometri – si snoderà fino al Parco della Resistenza, dove si svolgerà la manifestazione conclusiva. In caso di maltempo si percorrerà Corso Nizza e via Roma al riparo dei portici, partendo da via Einaudi e terminando la manifestazione in piazza Virginio.
Il gran finale si svolgerà dalle ore 17 nel Parco della Resistenza di Cuneo

Il Parco della Resistenza accoglierà i marciatori accompagnati dai giovani musicisti di strada de “La Cricca dei Mescià” e ospiterà le parole necessarie ma soprattutto un momento di festa allietato da musica, animazioni, allegria e dagli stand di produttori locali e di associazioni del volontariato. Tra i partecipanti: il Gruppo medievalista di Rosella Pellerino, la decrescita secondo l’interpretazione teatrale di Elena Cometti, letture di Gimmi Basilotta e del Teatro degli Episodi, performance artisti Collective WSF, canti e balli occitani guidati dalle virtuosità di Silvio Peron, il Gruppo Jambè di Samuel. (e, ovviamente, nessun gruppo piemontese, n.d.r.)

Il programma particolareggiato della manifestazione di Cuneo è visibile qui:

E’ FONDAMENTALE una presenza massiccia!

Fate girare questa mail fra parenti e amici!
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Perché una marcia per la Terra?

Una Marcia per la Terra a salvaguardia dei terreni liberi e fertili rimasti

Negli ultimi anni – grazie all’ostinata azione di Reti, Movimenti, Associazioni, Comitati e singoli cittadini – il tema del consumo di suolo è progressivamente entrato a far parte dell’agenda delle prioritarie emergenze ambientali e sociali anche nel nostro paese.

I dati recentemente confermati dall’Ispra (Istituto Superiore di Ricerca e Protezione Ambientale) parlano chiaro: in Italia otto metri quadrati di terreni vergini vengono ricoperti di cemento e asfalto ogni secondo.Ogni cinque mesi viene cementificata un’area pari a quella di Napoli e ogni anno una superficie uguale all’estensione di Milano e Firenze.

Si tratta di terreno fertile che viene irreversibilmente distrutto, dal momento che sono occorsi secoli per la sua formazione.

Il consumo di suolo ha aggredito le parti pianeggianti del nostro (ex) Belpaese che, con cadenza regolare, vengono investite da gigantesche ondate di acqua non più libera di defluire negli alvei fluviali e punteggiano di frane ed alluvioni il nostro territorio.

L’occupazione di suolo fertile non è motivata dalla crescita demografica: negli ultimi 50 anni il suolo artificiale è cresciuto da 170 a 340 m² pro capite, raddoppiando nell’arco di due generazioni.

Questi sintetici dati significano diverse cose:

  1. Domandarsi se i Piani Urbanistici dei nostri Comuni tengono conto dell’enorme patrimonio edilizio già esistente e non utilizzato, sfitto e vuoto (purtroppo non è così …).
  2. Impegnarsi a restituire un “valore” all’attività agricola di tipo sostenibile.
  3. Considerare il Paesaggio come risorsa sociale e come fruizione turistica, dunque come opportunità economica.

Per questo, nell’occasione della Giornata Mondiale per la Terra, il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio ha deciso di organizzare questa sua Marcia, come momento di festa colorata capace di riunire “chi già sa” e “chi intuisce”, sfilando per le vie cittadine per lanciare un grido diretto e ficcante, da cuore a cuori:

Attenzione, non possiamo più permettere che la terra, la nostra terra, possa essere violentata per il solo interesse di pochi.

Dobbiamo fermare il suo consumo, ce lo chiedono i nostri figli e i figli dei figli dei nostri figli …

Per maggiori informazioni:

Alessandro Mortarino – info@stopalconsumoditerritorio.it – 333 7053420
Domenico Sanino – info@pronaturacuneo.it – 0171/612150 335-5640248
Olga Scarsi – olga.scarsi@gmail.com – 349 4062557
Ugo Sturlese – sturlese_u@alice.it – 348 7073687

Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
“SALVIAMO IL PAESAGGIO – DIFENDIAMO I TERRITORI”
www.salviamoilpaesaggio.it 

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Commento nostro a latere, a proposito di consumo del suolo, cementificazione selvaggia, distruzione del paesaggio, consumo del territorio, capannoni vuoti, scempio di riserve naturali, occupazione di suolo fertile…  Ecco una notizia che in Piemonte, prima del 1861, nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

 

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«Për fé fòra un pòpol, a s’ancamin-a co’l gaveje la memòria. As dëstruvo ij sò lìber, soa coltura, soa stòria... ».

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