Bagneul/Bagnolo Piemonte: la scomparsa di Guglielmo Borda

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Uno dei personaggi più caratteristici del paese, memoria storica del paese ed appassionato cultore delle tradizioni locali e della lingua piemontese

Martedì 26 marzo 2013 presso l’Ospedale Civile di Saluzzo è mancato uno dei personaggi più caratteristici di Bagnolo Piemonte, Guglielmo Borda, famigliarmente chiamato Guglie (…).
Guglielmo Borda aveva 91 anni, era infatti nato a Bagnolo il 9 settembre 1921 ed apparteneva ad una storica famiglia di panettieri bagnolesi; orfano di padre a soli 11 anni, svolse poi anche lui il mestiere di panettiere insieme alle due sorelle, nella bottega di Via Confraternita.
Chiamato alle armi nel 1942, venne arruolato come Fante nella 2^ Compagnia di Sussistenza a Savigliano ma il 29 marzo 1944 mentre si trovava a casa venne catturato dai tedeschi durante un rastrellamento e, con altri bagnolesi, deportato in Germania presso il campo di Karlstadt am Main dove rimase fino all’estate del 1945, quando venne rimpatriato. “Per questo periodo di internamento in Germania ricevette nel 1991 la Croce al Merito di Guerra e nel 2011 la Medaglia d’Onore ai Cittadini ex Internati e Deportati. Quest’ultima la teneva sempre con sé e la mostrava, commosso, a coloro che lo salutavano facendo notare che era rimasto l’unico vivente dei suoi commilitoni. Partecipò ancora alla commemorazione della Giornata della Memoria il 27 gennaio scorso presso il Teatro Silvio Pellico.” Ha sottolineato Chiaffredo Maurino, in un intervento durante il funerale, a nome della Sezione Combattenti e Reduci di Bagnolo di cui Guglie era socio da oltre cinquant’anni, ricordando anche la cordialità e l’allegria che lo hanno sempre contraddistinto: “trascorreva serenamente le sue giornate presso la Casa di Riposo di Bagnolo, dove era ospite da alcuni anni, suonando il flauto ed allietando così anche gli altri ospiti” .
Ma ciò che più ha contraddistinto la vita di Guglielmo Borda è stato l’amore per il suo paese, per la sua storia e le sue tradizioni e per la lingua piemontese. Conosceva a memoria quasi l’intera storia del comune di Bagnolo Piemonte, sia quella degli ultimi 85 anni che visse in prima persona, sia quella più antica, che aveva sentito raccontare ed ancora adesso, nonostante l’età e gli acciacchi, amava raccontare fatti ed aneddoti di vita bagnolese.
 
Sono poi numerose le poesie in piemontese che Guglielmo Borda ha scritto, in particolare negli ultimi quarant’anni ed alle quali ha affiancato anche la traduzione dall’italiano al piemontese di celebri classici della letteratura italiana e straniera: i Promessi Sposi, le poesie di Leopardi, opere di Prévert e Milton e tante altre ancora. L’amore per la poesia piemontese nacque in lui frequentando l’amico Dino Fenoglio, fondatore del gruppo “Da Pare ‘n Fieul”, con il quale collaborò alla stesura del primo dei quaderni di cultura popolare editi dal gruppo sul finire degli anni ’70 ed in ricordo del quale scrisse una delle sue più belle poesie “Ciass për na passà”(…)
 
(R.G., su TargatoCN)

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