Consiglio Regionale del Piemonte
ORDINE DEL GIORNO N. 812
Il Consiglio Regionale del Piemonte
esprimendo approvazione
per la volontà manifestata dalla Camera dei Deputati di procedere con apposita legge alla tutela delle minoranze linguistiche presenti sul territorio della Repubblica Italiana, ma
constatando
che fra gli idiomi e le culture protette non figura la lingua piemontese, fatto che rappresenta una deplorevole discriminazione se si considera che detta lingua autonomamente evolutasi nei secoli alla pari delle altre lingue romanze, ricca di una letteratura secolare, di una propria koiné diffusa sul territorio e di numerose grammatiche e dizionari, figura negli elenchi delle lingue da tutelare compilati dall’UNESCO (“UNESCO Red Book of endangered languages: Europe” del Prof. Tapani Salminen dell’Università di Helsinki) e dal Consiglio d’Europa (Raccomandazione N° 928 del 7.10.1981 dell’Assemblea Parlamentare e Risoluzione del 16.10.1981 della Comunità Europea);
ritenendo
che tale esclusione potrebbe inoltre apparire come una violazione dei diritti del popolo piemontese riconosciuti dall’Unione Europea e sotto tale aspetto apportare discredito all’Italia nel contesto europeo;
considerato che
– la legge regionale 10 aprile 1990, numero 26, modificata dalla legge regionale del 17 giugno 1997, numero 37, regola e disciplina la “Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte”;
– ai sensi della legge regionale 26/90, modificata dalla legge regionale 37/97, la Regione Piemonte ha il compito di promuovere:
a) l’attuzione di trasmissioni culturali e di informazione anche in lingua piemontese e nelle lingue storiche del Piemonte: occitana, franco-provenzale e walser;
b) programmi annuali o pluriennali di ricerca e istituzione di borse di studio e premi annuali per tesi di laurea che riguardino la storia, la cultura, il patrimonio linguistico storico del Piemonte;
c) l’istituzione di cattedre relative a storia, cultura e patrimonio linguistico del Piemonte presso le Università della regione;
d) nell’ambito dell’istituzione scolastica, corsi di formazione ed aggiornamento diretti agli insegnanti di ogni ordine e grado, al fine di provvedere ad una effettiva conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte;
e) corsi facoltativi di storia, cultura e lingua piemontese, occitana, franco-provenzale e walser;
considerato inoltre
il gran numero di opere letterarie, teatrali e musicali che vengono tuttora scritte in lingua piemontese e la notevole diffusione che il piemontese ha tra la popolazione della nostra Regione
invita
la Giunta Regionale ad intervenire con urgenza presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica affinché, in occasione dell’esame di detta legge da parte del Senato venga resa giustizia alla cultura piemontese e si proceda all’inserimento della lingua piemontese nell’elenco degli idiomi tutelati.
(Torino, 8-7-1998)