L’Ufficio Stampa
Torino, 16 novembre 1998
COMUNICATO: «Il Senato della Repubblica deve ora impegnarsi perché la lingua piemontese venga riconosciuta e inserita fra gli idiomi da tutelare e da promuovere».
Così ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Sergio Deorsola, intervenendo questa mattina a un incontro con i Senatori della Repubblica eletti in Piemonte, organizzato a Palazzo Lascaris dalla Consulta për la Lenga Piemontèisa.
L’incontro ha avuto lo scopo di invitare il Senato a rivedere le posizioni assunte dalla Camera dei Deputati, che ha escluso la lingua piemontese dalle lingue minoritarie ammesse a tutela dalla legge approvata dalla Camera lo scorso 17 giugno.
«Questa esclusione rappresenta un fatto molto grave – ha spiegato Deorsola – perché va contro l’impegno di anni della Regione Piemonte nella salvaguardia e nella tutela della lingua piemontese. La legge regionale n. 26 del 1990, modificata nel 1997, riconosce e promuove la lingua piemontese come una delle quattro lingue regionali minoritarie e autoctone insieme al walser, all’occitano e al franco-provenzale, e lo scorso 7 luglio il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno n. 812 che invitava la Giunta a intervenire con urgenza presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato affinché, in vista dell’esame di tale legge, venisse resa giustizia alla lingua piemontese inserendola fra gli idiomi tutelati».
Numerose altre istituzioni pubbliche ed Enti locali della regione si sono già attivati nel frattempo per porre rimedio a questa grave discriminazione. «Dichiaro la disponibilità mia e del Consiglio regionale del Piemonte – ha concluso Deorsola – a sottoscrivere la pubblica raccolta di firme che la Consulta për la Lenga Piemontèisa indirà affinché il Senato sani questo ennesimo affronto perpetrato nei confronti della cultura, della storia e dell’identità della nostra regione». (N.G.)