Venerdì 5 aprile alle ore 21 presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo nell’ambito degli incontri sulla musica occitana sarà presente Dario Anghilante al quale toccherà il compito di presentare la vita e l’opera creativa del padre Masino Anghilante.
Masino è di Sampeyre in Valle Varaita, ha 92 anni ed è tra i primi e più prolifici compositori di canti delle nostre valli occitane. Musicista autodidatta ha suonato vari strumenti: mandolino, violino, tromba; nel suo paese natale gia prima della guerra ha creato e animato una mandolinistica, ha fatto parte e poi diretto una banda musicale, ha creato il coro Monte Nebin che nel 1965 incise anche un disco 33 giri “A la meiro”.
Ma le attività prevalenti in campo artistico sono sicuramente state quella di compositore di canti (circa 200) con testi in italiano, piemontese e soprattutto in occitano, e quella di insegnante in corsi di Avviamento musicale svolti per anni in Valle Varaita coinvolgendo più di 300 giovani alcuni dei quali sono divenuti abili musicisti sia nel settore popolare che classico.
La sua produzione musicale inizia nel 1943 con la famosa composizione “La baita” che è diventata un po’ l’inno della Valle Varaita e certamente rilevante è il fatto che per primo iniziò a comporre canti in lingua occitana proprio negli anni del primo risveglio e presa di coscienza dell’identità culturale linguistica del nostro territorio, “La Charamaio mai” è infatti del 1962. Vinse o fu segnalato in parecchi concorsi a livello nazionale per composizioni canore per bambini e nel 2006 fu insignito del premio Testimone della Cultura Popolare da parte del Comitato Festival delle Province.
Una vita trascorsa con la passione per la musica, per la sua terra e la sua gente da cui ha tratto ispirazione per le sue composizioni poetiche.
La charamalha mai
(Masino Anghilante)
La cala ju plan, plan, plan, plan la blancha neu
e la se sent de luenh, de luenh
ent la nuech un chan a japar,
l’uvèrn es long aicí amont si montanhas
la freid ilh es secha
la jala lhi pès, lo morre, lhi mans
La charamalha mai, charamalha mai
si cubèrts, per lo viòl, sus la bealiera,
lhi chats nhaulien d’amor vetz amont s’la liera;
La charamalha mai, charamalha mai
per lhi champs, per lhi prats, sus lo leamier,
‘sta sera fasem la velhaa belas mendias
La fai bebé l’anhèl e lo veèl
brula s’la palha,
la vacha jàia sal siu jaç
la fai soflant siu rumiar,
na vielha danda dindanea na cuna,
lhi mainats duermen, l’estable es chaud
e la neu vien ju.
La charamalha mai, charamalha mai…