Si vede il Teatro Regio prima dell’incendio. La Fenice e il Petruzzelli sono stati ricostruiti esattamente com’erano. Invece a Torino l’identità deve essere cancellata, per cui ora abbiamo un Regio che andrebbe bene anche al Cairo o a Las Vegas (e andrebbe abbattuto al più presto), che ha anche alterato la volumetria della piazzetta e non abbiamo più l’Accademia di Artiglieria, che era la più antica d’Europa.
C’è un fil rouge che lega questa vicenda con tutti gli scempi che il Comune di Torino continua tuttora a compiere con il deliberato proposito di alterare la fisionomia e l’identità della città, al fine di renderela il più “italiana” possibile.
Foto Archivio Storico della Città di Torino